Jean Cocteau: differenze tra le versioni

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*Il Palais-Royal, il cortile del Louvre, i giardini di accesso, costituiscono un mondo a parte, un susseguirsi di palazzi fatati, di archi, di prati all'inglese, dove le statue fanno da piedistallo ai piccioni, dove i tulipani oscillano. (p. 62)
*[[Fréhel]] è una barbona sul tipo di [[Yvonne de Bray]]. [...] Nella metropolitana è spaventosa. Spaventosa e insolente (sicura di sé), sdentata, enorme, sporca, grassa, una specie di entità femminile – come a Marsiglia. Parte per la Germania, va a cantare nelle fabbriche. Che strana propaganda! (p. 65)
*Incontrato [[Tahra-Bey|Tahra Bey]], il celebre fachiro. Mi invita delle sedute da lui. «Da quando [[Mussolini]] non mi consulta più, dice, le cose gli vanno male.» Mi assicura che tutti gli uomini molto importanti consultano veggenti o fachiri. (p. 70)
*Bérard dice: «Ogni volta che Picasso cerca di avvicinarsi all'umano, cade nel conformismo, nell'accademismo, nell'oleografia spagnola. Lo ritroviamo solo nelle sue opere indecifrabili. In esse regna con un senso plastico quasi infernale. La sua penan che sputa, macchia, strappa il foglio. La firma è sempre il suo miglior disegno». (p. 178)
*Cena con [[Christian Bérard|C. Bérard]] al ristorante cinese. Parliamo della nostra impresa. Il metodo di Bérard sta nello spaventarsi, nel demoralizzarsi, nel disperdersi, nel sudare per l'angoscia, appena non è più in diretto contatto con la tecnica. Vi attinge le energie e mescola onde che poi gli sono utili quando ritrova la calma. (p. 183)