Jean Cocteau: differenze tra le versioni

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*Vogliono demolire la bellezza della piccola città del Palais-Royal. Il progetto di isolare il Palais-Royal prende forma. Il Palais, in questa sordida città, è splendido. Isolato, l'allineamento, i giardinetti, i nuovi immobili, si vedrà che è vecchio e sporco. Rovineranno Parigi. Hanno rovinato Roma. Rovineranno tutto. (p. 46)
*Il Palais-Royal, il cortile del Louvre, i giardini di accesso, costituiscono un mondo a parte, un susseguirsi di palazzi fatati, di archi, di prati all'inglese, dove le statue fanno da piedistallo ai piccioni, dove i tulipani oscillano. (p. 62)
*[[Fréhel]] è una barbona sul tipo di [[Yvonne de Bray]]. [...] Nella metropolitana è spaventosa. Spaventosa e insolente (sicura di sé), sdentata, enorme, sporca, grassa, una specie di entità femminile – come a Marsiglia. Parte per la Germania, va a cantare nelle fabbriche. Che strana propaganda! (p. 65)
*[[Yvonne de Bray]] (in gran forma) si ubriaca, strappa tutti i bozzetti di Annenkov, devasta la casa dei Rochas, mi telefona che non reciterà nel film, e mi ritelefona il giorno dopo didendo che reciterà. È un ciclone. Annenkov che passa per uno scenografo di prim'ordine sembrava, in un attimo, un povero portinaio in confronto a lei. Piccola epoca di piccole sagge pazzie, che non sopporta più i mostri sacri, di cui Yvonne rimane un modello. Se riesco a scatenare questo ciclone nel film, sarà magnifico. Ci riuscirò? (p. 183)
*Pranzo da Maxim's. Dopo le prove, una carrozza con un cavallo bianco aspettava [[Marie Bell]] all'uscita della Comédie-Française. Sale, seguita dal suo segretario sovraccarico di pellicce e manoscritti. Apro il manoscritto e chiedo a Bell di lavorare su certi passi con un altro stile. Quando la carrozza parte mi trovo davanti trecento ersone che guardano lo spettacolo. (p. 192)
*Abbiamo fatto molta fatica a mettere sul treno Yvonne de Bray. Si rifiutava di partire senza vagone letto. Era ubriaca fradicia. [...] Rideva per gli angeli. Per lei era tutto lo stesso. Ha viaggiato in piedi. È arrivata a Nizza morta di stanchezza. (p. 195)
*Ieri sera, a teatro, è stato appassionante. Gli attori, le scene, i tamburi, la sala, tutto ha fatto la sua parte al massimo. Marie Bell è stata una grande, grandissima attrice tragica. Per lodarla, si deve risalire al grande ricordo di [[Sarah Bernhardt]]. (p. 197)
*Bisognerebbe non dimenticare che [[Arno Breker|Breker]] ci ha fatto grandi favori. Ha liberato prigionieri. Mia amicizia con lui. Poiché non ho mai sconfessato un'amicizia inglese o americana o ebrea, perché dovrei sconfessare una tedesca? Non mi piegherò mai a simili bassezze. Gli uomini me lo rimproverano. Dio me ne sarà riconoscente. (p. 362)