Luigi Barzini (1874-1947): differenze tra le versioni

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*Brescia, 16 settembre, notte. Sono inebbriato d'aria e di luce. Discendo dal [[dirigibile]] ''Zodiac'' dopo un viaggio di due ore. Due ore, dice l'orologio. Ma io ho perduto ogni cognizione del tempo, e non ho coscienza della durata del mio volo meraviglioso. È stata una incommensurabile parentesi di sogno nella mia vita, un periodo d'estasi dal quale non so distaccarmi, e che ripercorro confusamente con la memoria come per non abbandonarlo, per prolungarlo, per goderlo ancora senza fine nella immaginazione.<ref name=Zodiac>Da ''Due ore in dirigibile'', ''Corrriere della Sera'', Milano, 17 settembre 1909.</ref>
*Così giovane e già così Barzini? Sì.<ref>Citato in Marzio Breda, ''[http://www.corriere.it/cultura/17_marzo_30/simona-colarizi-luigi-barzini-marsilio-69a9e3d8-156e-11e7-9957-bbceb60275cc.shtml L’Italia che si specchia in Barzini]'', ''Corriere.it'', 31 marzo 2017.</ref>
*I «[[Ribellione dei Boxer|boxerboxers]]» non davano allora nessun pensiero. Essi erano dei fanatici che s'imponevano di usare soltanto delle armi bianche, e le usavano nel modo migliore per farsi ammazzare. Immaginate degli uomini vestiti di giallo e di rosso – i colori sacri e invulnerabili – che si avanzano lentamente agitando le armi, che ad ogni venti passi si fermano, s’inginocchiano, battono la fronte in terra pregando con fervore, per tornare poi a marciare dimenandosi freneticamente come ossessi, o come malati dal ballo di San Vito. Di fronte a questi uomini immaginate dieci o venti persone armate di fucili a ripetizione, e ditemi se è possibile il caso che uno dei «boxers», uno solo, possa arrivare a darci una sciabolata.<ref>Da ''[https://archive.org/details/barzini-luigi.-nell-estremo-oriente-ocr-1915/page/n5/mode/1up Nell'estremo oriente]'', Casa editrice Madella, Sesto S. Giovanni, 1915, p. 104.</ref>
*La [[civiltà]] è una cosa bellissima, ma orribilmente monotona.<ref>Da ''Nell'estremo oriente'', Madella, 1915.</ref>
*Si sa che la spiegazione del fanatismo dei «boxers» è data in gran parte dal fatto che essi credono di essere invulnerabili, servendo la «causa santa». Poi le loro idee si sono modificate, ma anche ora essi credono fermamente che un «boxers» se, ferito al petto cade morto, risorge o in quarantotto ore, in due settimane o in sei settimane.<ref>Da ''Nell'estremo oriente'', Casa editrice Madella, Sesto S. Giovanni, 1915, p. 109.</ref>
*Un viaggio in [[dirigibile]] è stato molte volte descritto; basta aprire un libro di aeronautica moderna per conoscere ogni fase, ogni manovra, ogni mistero. Ma io credo che la folla, alla vista del prodigioso naviglio aereo, non si chieda soltanto come la macchina funzioni. Ogni spettatore nel suo desiderio è a bordo, è un passeggero dell'aria, e vuol sapere che cosa si sente, che cosa si prova lassù. Egli pensa che potrà salirvi un giorno realmente, e vuole che gli si narri questo suo viaggio, vuol conoscerlo come conosce già le corse in treno e le navigazioni sul piroscafo pure ignorando i particolari della locomotiva e la tecnica navale.<ref name=Zodiac />