Misia Sert: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Misia Sert==
*[[Paul Verlaine|Verlaine]] mi ha scritto quattro pagine di quartine. Le ho perse. [[Stéphane Mallarmé|Mallarmé]], ad ogni compleanno, mi mandava un ''paté de fois gras'' e un sonetto. Ho mangiato il ''fois gras'' e perso i sonetti. Meglio così. Le persone che conservano tutto, non hanno niente. Si è ricchi solo sperperando.<ref>Citato in [[Jean Cocteau]], ''Diario (1942 – 1945)'', traduzione di Giovanna Parodi, a cura di Fernanda Littardi, Mursia, Milano, 1993, p. 40. ISBN 88-425-1081-5</ref>
 
==Citazioni su Misia Sert==
*Cena con Misia Sert al Realis de Porquerolles. La trovo leggera, generosa, ''giovane''. «Non ho mai avuto bisogno del necessario, dice, ma non saprei fare a meno del superfluo». Parliamo di [[Stéphane Mallarmé|Mallarmé]]: «Era fiero della sua barca. Aveva paura che [[Toulouse-Lautrec|Lautrec]] gliela sporcasse. Aveva una bella vela bianca e, sulla bandiera, la scritta S.M. Lui diceva: ''Sua Maestà''. S.M. Era lui, la sua personale maestà». ([[Jean Cocteau]])
*Penso ai tesori che sono passati tra le mani di questa donna straordinaria. I menù decorati da Lautrec. Il ritratto eseguito da [[Pierre-Auguste Renoir|Renoir]]. Va a trovare Renoir e gli confessa che ha bisogno di denaro e vuol vendere il ritratto. E Renoir, mostrando le sue tele: «Lo venda e ne prenda un'altra. Sono tutte sue». ([[Jean Cocteau]])