Francesco Saverio Nitti: differenze tra le versioni

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*Spirito nobile, temperato dalle lotte della vita, [[Wilhelm Emmanuel von Ketteler|von Ketteler]] non disdegnò trattare della questione operaia rinunziando a gran parte dei pregiudizi della sua classe<ref>Von Ketteler era nato da «famiglia ricchissima e nobile». (F. S. Nitti, ''op. citata'', p. 111)</ref> e accettando ciò che egli credeva vi fosse di puro e di sano nella morale e nelle dottrine economiche del socialismo. (cap. 5, p. 110)
 
*{{NDR|von Ketteler}} Combattette il [[Infallibilità papale|{{sic|domma}} dell'infallibilità]], ma con la piena intenzione di sottomettervisi ove fosse proclamato<ref>Il dogma dell'infallibilità del papa, voluto da [[Papa Pio IX|Pio IX]], fu proclamato nel 1870 durante il Concilio ecumenico Vaticano I.</ref>. Difatti il 13 luglio 1870 votò contro, e ottenuta una udienza privata dal pontefice gli si prosternò e lo supplicò ripetutamente di ridonare all'episcopato tedesco la perduta pace e la perduta concordia.<br>Però, proclamata l'infallibilità, egli non fu fra i 56 vescovi della minoranza. Anzi, ritiratosi a Magonza, sostenne con singolare ardore l'opera del pontefice, e, per spirito di ubbidienza, accettò quanto il Vaticano {{sic|avea}} fatto e difese in parecchi opuscoli ciò che prima avea egli stesso combattuto. (cap. 5, p. 114)
 
*Ma il più eminente dei socialisti cattolici svizzeri, colui che non si è contentato soltanto di una vana propaganda teorica, ma è sceso sul terreno pratico delle riforme sociali e ha avuto una importanza decisiva sulla legislazione della Svizzera e sul movimento cattolico in tutta Europa, è stato ed è tuttavia [[Kaspar Decurtins|{{sic|Gaspard}} Decurtins]], in cui l'audacia dei propositi va unita a una cultura economica non comune e a una singolare elevatezza di mente. (cap. 9, p. 231)