God of War: Chains of Olympus: differenze tra le versioni
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==Dialoghi==
{{cronologico}}
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*'''Re Persiano, l'Assassino di Greci''': Ti prego... Ti prego, risparmiami la vita, e io ti darò tutto quello che vuoi! <br> '''Kratos''': Io da te non voglio niente, persiano. <br> '''Re Persiano, l'Assassino di Greci''' {{NDR|[[Ultime parole dai videogiochi|Ultime parole]]}}: Prendi il mio regno, le mie donne, il mio oro... <br> '''Kratos''': Non prenderò le tue ricchezze, prenderò la tua vita! {{NDR|Lo colpisce nell'avambraccio e in faccia con un forziere pieno di monete d'oro}}
*'''Gaia''': Mentre Kratos entrava nella grotta, Eos, Dea dell'Alba e sorella di Elio, sedeva in alto, visibilmente indebolita dall'assenza del Sole. <br> '''Eos''': Gloria a Zeus per averti condotto sano e salvo a me. <br> '''Kratos''': Il Re degli Dèi non mi aiuta, Eos. Aaaah non sono che un servo di Zeus e dell'Olimpo. <br> '''Eos''': Salva mio fratello, Kratos, e lui convincerà Zeus a rilasciarti e a liberarti dagli orrori del passato. Hai la mia parola. <br> '''Kratos''': Troppe volte gli Dèi non hanno mantenuto la parola. Perdonami se mi è difficile credere alle tue promesse.
*'''Caronte''': Chi desidera il Traghettatore? Il Fantasma di Sparta? Lo schiavo dell'Olimpo? <br> '''Kratos''': Non sono lo schiavo di nessuno, Caronte. <br> '''Caronte''': Condividiamo lo stesso destino, Kratos. Gli Dèi non ci libereranno dalla nostra tortura. Vattene. Non è ancora il tuo tempo, mortale. {{NDR|Dopo una breve battaglia, sconfigge Kratos}} Hai scelto il tuo destino... Fantasma di Sparta! {{NDR|Lo getta nelle profondità del Tartaro}}
*'''Gaia''': Per mano di Zeus, i Titani erano stati legati e incatenati nella loro agonia per mille anni, senza alcuna via di scampo. Ora le catene che un tempo imprigionavano il Titano Atlante erano spezzate, e solo una domanda assillava la mente di Kratos. <br> '''Kratos''': Chi oserebbe liberare tanto male?
*'''Caronte''': Ancora tu?
*'''Kratos''': Calliope! Calliope, dove sei? <br> '''Gaia''': Kratos guardò ovunque, ma sua figlia era scomparsa. In mezzo la stanza sedeva una figura elegante, una figura che riconobbe subito: era Persefone, moglie di Ade, Regina dei Morti. <br> '''Kratos''': Dov'è mia figlia, strega? <br> '''Persefone''': Modera le parole, Fantasma di Sparta. Stai parlando con la Dea degli Inferi. Tua figlia sta bene, vive fra le anime pure nei Campi Elisi. <br> '''Kratos''': Portami da lei. <br> '''Persefone''': Hai dimenticato, Kratos? L'Olimpo ha bisogno di te. Dormono per mano di Morfeo {{NDR|Raccoglie un melograno}}. <br> '''Kratos''': Ho servito fedelmente gli Dèi, ma loro non mi concedono quel che voglio. Sono stufo delle loro richieste. <br> '''Persefone''': Gli Dèi dell'Olimpo mi hanno deluso, Kratos. {{NDR|Disintegra il melograno con una magia}} Sono stata tradita da Zeus e ingannata da mio marito Ade. Ora devo rimanere negli Inferi come Regina dei Morti, per servire i caduti e occuparmi di loro come i miei figli. <br> '''Kratos''': Persefone! Pretendo di vedere subito mia figlia. <br> '''Persefone''': Come desideri. Se Calliope è il tuo vero desiderio, posso aiutarti. Ma sei avvisato, Fantasma di Sparta, {{NDR|Accarezza la spalla di Kratos}} il mondo degli Umani soffrirà per questa tua scelta. <br> '''Kratos''': {{NDR|Si scrolla di dosso la mano di Persefone}} Non m'importa del mondo e del suo dolore. Dov'è lei? <br> '''Persefone''': Se vuoi rivedere tua figlia, devi diventare degno dei Campi Elisi. Deponi le tue armi all'Albero Desolato e lascia che liberi i mali del tuo passato. Solo allora sarai redento dai tuoi peccati e potrai così varcare la soglia divina {{NDR|La terra trema. Kratos trasferisce con le sue Lame conficcate nell'Albero Desolato la sua maledizione, i suoi poteri e il suo tatuaggio svanisce}}. Sei stato valoroso, Kratos. Hai varcato il portale e trovato chi cercavi.
*'''Kratos''': Calliope! <br> '''Calliope''': Padre! <br> '''Kratos''': Figlia mia {{NDR|si abbracciano}}. <br> '''Calliope''': Perché sei andato via? <br> '''Kratos''': Ora sono qui, bambina mia, e giuro che non ti lascerò mai più. <br> '''Persefone''': Ho osservato voi ridicoli mortali per mille anni ed è sempre la stessa storia. Soddisfare voi stessi prima degli altri è sempre stata la vostra debolezza. Ma ora non più. Ora tu servi al mio scopo. {{NDR|Calliope si spaventa}} È tempo di porre fine ai torti subiti. Il Titano adempirà al suo destino e finirà ciò che io ho iniziato. Ho liberato Atlante. <br> '''Kratos''': Tu? <br> '''Persefone''': Mentre tu pateticamente rinunciavi alle armi, Atlante ha completato la missione affidatagli. Col potere del Sole in mano sua, è solo questione di tempo prima che distrugga il pilastro che sorregge il mondo, e l'Olimpo con esso. <br> '''Kratos''': Perché? <br> '''Persefone''': Credi abbia scelto io di sposare un uomo che non amavo? Di vivere questa vita? Sono stata tradita da quegli stessi Dèi che mi consideravano una di loro. Ma ora basta! Distrutto quel pilastro, il mondo sprofonderà nel caos! <br> '''Kratos''': E che ne sarà di te? <br> '''Persefone''': Io mi godrò un po' di pace e sarò liberata da questa miserabile esistenza. Morirò, ma è una mia scelta. <br> '''Calliope''': Padre, che cosa succede? Ho paura. <br> '''Persefone''': Sei stato egoista, hai scelto tua figlia, e così ne hai causato la rovina. <br> '''Kratos''': No! <br> '''Persefone''': I Campi Elisi cadranno, Kratos, e lei morirà. <br> '''Kratos''': No! Non permetterò agli Dèi di sottrarmela di nuovo! {{NDR|Corre verso Persefone e sta per sferrargli un pugno, ma con una magia lei lo scaraventa indietro con un'onda d'urto}} <br> '''Calliope''': Padre! <br> '''Gaia''': Sapeva bene cosa doveva scegliere, tuttavia gli era impossibile. Stare con la figlia significava la fine del mondo, e anche la sua morte. Fermare Persefone e Atlante significava perdere sua figlia, per sempre. L'odio e l'ira contro gli Dèi crescevano sempre più, ma sapeva che c'era solo una cosa da fare {{NDR|Kratos è costretto a separarsi da Calliope}}. <br> '''Calliope''': Padre. No, padre! No! <br> '''Gaia''': {{NDR|Kratos inizia a uccidere le anime pie dei Campi Elisi}} Kratos capì che quanto aveva guadagnato in umanità l'aveva perduta in forza. Doveva diventare il mostro che era un tempo, se voleva sconfiggere Persefone. Doveva diventare il Fantasma di Sparta ancora una volta, se voleva salvare sua figlia. Doveva sacrificare la propria umanità affinché lei potesse vivere. <br> '''Calliope''': No! Padre, no! {{NDR|Piange}} <br> '''Gaia''': In quel momento, Kratos capì che il suo destino non era con Calliope. Il fato non era mai stato clemente.
*'''Atlante''': Credi forse che le divinità olimpiche ti aiuteranno? Ma io dico, dove sono i tuoi Dèi ora, Kratos?! Perché non accorrono in tuo aiuto?! <br> '''Kratos''': A me non serve l'aiuto degli Dèi! Ma io ora so che cosa devo fare... Li servirò e loro manterranno la promessa di liberarmi dal mio passato! <br> '''Atlante''': Senti, spartano, quanto è credibile la promessa di un Dio olimpico? <br> '''Kratos''': È tutto quello che ho, Atlante. <br> '''Atlante''': Ci rincontreremo, spartano. Il fato ha stabilito così. Un giorno, tu ti pentirai di quello che hai fatto. <br> '''Gaia''': Il possente Atlante rimase incatenato, condannato per l'eternità a sostenere il mondo sulle sue spalle. Una pena persino più grave di quella inferta ai Titani da Zeus. Il destino di Atlante era stato deciso e la Dea Persefone scomparve. Kratos aveva salvato l'umanità, ma poco gli importava. Abbandonando sua figlia, aveva lasciato l'unica persona che aveva mai amato. Ciò che cercava da tempo e aveva finalmente trovato, ora era perduto per sempre. Mentre il Carro del Sole saliva di nuovo in cielo e il vigore di Elio tornava a splendere sul mondo, Morfeo si ritirava nelle ombre. La vittoria portò poca soddisfazione a Kratos. Negli anni di servitù che lo attendevano avrebbe dovuto riaffrontare il suo passato e riappropriarsi dell'umanità perduta con la nascita della sua triste leggenda.
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