Martin Buber: differenze tra le versioni

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*Lo scopo della [[relazione]] è la sua stessa essenza, ovvero il contatto con il Tu; poiché attraverso il contatto ogni Tu coglie un alito del Tu, cioè della [[vita]] eterna. Chi sta nella relazione partecipa a una [[realtà]], cioè a un essere, che non è puramente in lui né puramente fuori di lui. Tutta la realtà è un agire cui io partecipo senza potermi adattare a essa. Dove non v'è partecipazione non v'è nemmeno realtà. Dove v'è [[egoismo]] non v'è realtà. La partecipazione è tanto più completa quanto più immediato è il contatto del Tu. È la partecipazione alla realtà che fa l'Io reale; ed esso è tanto più reale quanto più completa è la partecipazione. (da ''Io e tu'')
*Nessun [[uomo]] è pura persona, nessuno è pura individualità. […] Ognuno vive nell'Io dal duplice volto. (da ''Io e tu'')
*Senza essere e rimanere sé stessi, non c'è [[amore]].<ref>Da ''Tra uomo e uomo''; citato in Elena Spagnol, ''Enciclopedia delle citazioni'', Garzanti, Milano, 2009. ISBN 9788811504894</ref>
 
==''Il cammino dell'uomo''==