William Shakespeare: differenze tra le versioni

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:E l'uomo, invece, nella sua alterigia, sebben vestito d'un potere effimero, e tanto più ignorante della cosa di cui dev'essere tanto più certo, ossia la vitrea sua fragilità, si dà, al cospetto dell'eccelso cielo, a somiglianza di rabbiosa scimmia, in lazzi sì grotteschi e stravaganti, da far venire le lacrime agli angeli, che, se fosser provvisti della milza, si muterebbero tutti in mortali, per via che scoppierebbero dal ridere. ('''Isabella''': atto II, scena II, traduzione di Goffredo Raponi, LiberLiber)
*Dolce sorella, lasciami vivere. ('''Claudio''', atto III, scena I)
*La virtù è audace e l'onestà non ha mai paura. (atto III, scena I; 2016)
*Mi chiedete di cercare la mia redenzione dalle mani del demonio. ('''Isabella''', atto V, scena I)
*Perché la [[verità]] è la verità, sempre la stessa, fino all'infinito. ('''Isabella''': atto V, scena I; traduzione di Goffredo Raponi, LiberLiber)