Utente:Superchilum/Genova: differenze tra le versioni

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** Martin Pierre Gauthier, ''Les plus beaux édifices de la ville de Gênes et de ses environs'' -> [[iarchive:gri_33125009325941|archive.org]]
* Lemonnier
**« La Chiesa di Carignano è più semplice e di uno stile più severo. Ci si arriva tramite un ponte colossale che unisce due colline, e sotto il cui arco si trovano delle case di cinque età. La Chiesa di Carignano possiede il San Sebastiano di Puget...» (Souvenirs d'Italie - 1832) -> check [[iarchive:souvenirsditali00lemogoog|archive.org]] e [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k1070262 gallica] ([https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k1070262/texteBrut testo da copiare])
**«L’Albergo dei poveri, edificio vasto e superbo, potrebbe chiamarsi “Palazzo dei Poveri”. A qual fine questo lusso? È scioccante in un ospizio, ed soprattutto là il meglio è il nemico del bene. Ogni grande città deve un asilo ai poveri, in un luogo semplice, ben aerato, salubre; ma non bisogna innalzare monumenti alla povertà, quando non si può dare il superfluo che alle spese del necessario. Punti di spettacolo in questo monumento a causa del Giubileo (1826). Imponenti processioni di penitenti mascherati che, dalla mattina alla sera, percorrono le strade salmodiando litanie. Qui sembrano essere più devoti del papa; mare senza pesce, uomini senza fede, donne senza vergogna, è un detto malizioso degli italiani a proposito di Genova. Tutto ciò che mi è permesso dire delle genovesi è che la loro bellezza è comparabile a quella delle milanesi; Il “mezzero” che avvolge senza nasconderlo, il viso affascinante, lascia intravedere gli occhi dolcissimi. È un gran peccato che questi occhi siano perfidi. Montesquieu non era un poeta, sebbene scrivesse in versi, in verità pochi, e tanto meglio così, perché la sua prosa è più solida. Tra le sue poesie brevi, si trova una satira contro Genova. Il suo genio non è sempre gentile:“Addio Genova detestabile. Addio, soggiorno di Pluto, Se il cielo mi ascota, non vi rivedrò più … non c’è nulla di confrontabile al piacere di lasciarvi” E' dubbio che, per quanto si finga ogni merito personale, sia cancellato a Genova dallo splendore dell’oro, ed è evidente che Montesquieu era in un periodo di cattivo umore quando compose questa satira. Peggio ancora, i suoi versi cattivi sono anche cattivi versi»
**l'Annunziata tra le più belle Chiese di Genova, definendola «la parrocchia del re».
*Mallet