Calvario: differenze tra le versioni

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Citazioni sul '''Calvario''' o '''Golgota'''.
 
*Credo nel Golgota perché lì fu celebrato il sacrificio di un giusto, di un debole, di un povero. Quel sacrificio si ripete ogni giorno ed è il vero ed unico peccato del mondo: il sacrificio, la sopraffazione, l'umiliazione del povero, del debole, del giusto. Il Golgota raffigura il peccato del mondo. ([[Eugenio Scalfari]])
*Giungiamo così al terzo e ultimo monte della Bibbia. Il monte che ora citeremo, quasi inesistente dal punto di vista orografico, è un punto di passaggio obbligato per noi cristiani: si tratta infatti del ''Golgota'', del ''Calvario''. Un monte che di sua natura è, come abbiamo detto, irrilevante – chi è stato a Gerusalemme sa che il monte è inglobato ormai all'interno della basilica del Santo Sepolcro –: si tratta di uno sperone roccioso di sei o sette metri, chiamato Golgota, in aramaico "cranio", probabilmente per la sua forma tondeggiante, o forse perché lì vicino c'erano le sepolture dei condannati a morte. ([[Gianfranco Ravasi]])
*Il Golgota rappresenta il peccato del mondo. A volte la Chiesa si occupa di troppi peccati e non tutti nella Chiesa sanno e sentono che quello è il solo, vero peccato: la sopraffazione, l'umiliazione, il disconoscimento del proprio simile tanto più se è debole se è povero se è escluso. E se è un giusto. Uno che non farebbe mai cose che umiliano la dignità della persona. Il Golgota dovrebbe essere l'inizio di un percorso penitenziale che dura tutta la vita. ([[Carlo Maria Martini]])
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[[Categoria:Luoghi biblici]]