Alessandro Bustini: differenze tra le versioni

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→‎La sinfonia in Italia: Giuseppe Torelli
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*Seguendo lo sviluppo storico della sinfonia da Brahms a Schumann, da Schumann a Schubert e a Beethoven, e da questo a Mozart e a Haydn, noi arriviamo a un tipo che è molto simile alla ''[[sonata]]''. La sonata infatti è il germe da cui si sviluppano tutte le forme che furono definite col nome di musica da camera; il trio, il quartetto, il quintetto, il concerto, la sinfonia... tra le quali forme tutte c'è una differenza quantitativa e non qualitativa. (p. 12)
 
*Noi troviamo ben presto la sonata costretta in un tipo fisso; ma la forma convenzionale che essa prende è fenomeno puramente accidentale; infatti già nei più antichi esempi, troviamo alterazioni di questa forma. Ciò che invece è proprio sostanziale nella sonata, e costituisce il suo carattere è la indipendenza assoluta da qualsiasi testo. Le attitudini a comporre una ''sonata'' sono dunque le attitudini a scegliere dei temi e a svolgerli indipendentemente da qualunque [[{{sic|falsa riga}} o diretta suggestione poetica. (pp. 12-13)
 
*Primo, nella luminosa pleiade formata dalla grande scuola violinistica italiana, ci si presenta il [[Giuseppe Torelli|Torelli]], che non a torto fu definito il creatore del concerto. Egli infatti portò questa forma di arte, e specialmente il ''concerto grosso'' cui tanta deve la musica sinfonica, ad altezze mai prima raggiunte. (pp. 25-26)