Giuseppe Costetti: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Giuseppe Costetti==
*E quando si rifletta che la verginità di [[Carlotta Marchionni]] non fu una maschera astuta per gabellare irresponsabilmente non dirò la scostumatezza, ma nemmeno le facili mondanità della vita del teatro, ma fu invece una castità immacolata e tersa, non appannata mai neppure dal soffio della maldicenza che, fra le quinte, è vipereo; è da pensare piuttosto che quell'anima forte e quella vigorosa fantasia si piacessero del contrasto fra la severità del costume che s'era imposta, e le sfrenate amorose passioni che doveva rappresentare.<ref>Citato in [[Luigi Rasi]], ''I comici italiani. {{small|Biografia, bibliografia, iconografia}}'', Francesco Lumachi, Firenze, 1905, [https://archive.org/details/icomiciitaliani00rasigoog/page/n94/mode/2up vol. II, pp. 79-80].</ref>
 
*Per [[Amalia Bettini]] si rinnovarono, meno indegnamente che per l'Essler e per la Cerrito, i degradanti fanatismi della carrozza tirata a mano d'uomini. Dell'arte, che ora chiamiamo antica, ella possedette la piena e profonda intuizione dei caratteri, la dizione scolpita, l'ampiezza del gesto, l'impeto della passione.<ref>Da ''La Compagnia reale sarda e il teatro italiano dal 1821 al 1855'', p. 124.</ref>
 
==''Bozzetti di teatro''==