Francesco Regli: differenze tra le versioni

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*La leggerezza della Taglioni potea dirsi fenomenale. Ella aveva fatto allestire nel suo appartamento una sala, il cui pavimento era alquanto inclinato e spalmato di gesso. In detta sala, nel silenzio della notte, la silfide studiava quelle attitudini nobili e leggiadre, e quei passi sì perfetti che in essa ammiravansi. Il massimo degli elogi, che far si possa alla sua leggerezza, trovasi nel seguente aneddoto. Allorché {{NDR|Il padre, il coreografo Filippo}} Taglioni faceva costruire quella sala, un ricco inglese che alloggiava nel piano inferiore, gli fece dire che non si prendesse soggezione di lui, cui poco importava, se fosse stato svegliato dagli esercizii della signora. Taglioni gli rispose: «Se sentite mia figlia, io le {{sic|dò}} la mia maledizione, perché ne sarei desolato: io, suo padre, non l'ho mai potuta sentire». (pp. 519-520)
 
*I numerosi ritratti di [[François-Joseph Talma|Talma]] danno un'idea assai esatta della bellezza de' suoi lineamenti , ma non possono dare quella della sua fisionomia, che era nobile e molto espressiva. La sua statura, sebbene poco alta, era imponente; il suo organo di voce sonoro e pieghevole. Non possiamo terminare questa notizia senza dire che il grande artista aveva una modestia reale, e che era amabile e benevolo. Quindi, quanti ebbero la fortuna di conoscerlo, ammirarono in lui «l'accordo di un gran talento e di un bel carattere». (pp. 526-527)
 
==''Morti e vivi''==