Comunismo: differenze tra le versioni

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*Nel cuore del comunismo c'è la menzogna. La menzogna centrale, assiomatica: un regno di giustizia, una fratellanza senza classi, una liberazione dalla servitù qui e ora. In questo mondo. È questa la grande menzogna. La corruzione e il tradimento sistematici della speranza umana. ([[George Steiner]])
*Noi comunisti veniamo da lontano ed arriveremo lontano. ([[Palmiro Togliatti]])
*Non credo che ci sia bisogno di aggiungere altro sul perché i giovani scrittori degli anni '30 si riunissero attorno al partito comunista. Offriva semplicemente qualcosa in cui credere. Era una chiesa, un esercito, un'ortodossia, una disciplina. Era una patria e – comunque dal 1935 o giù di lì – un Führer. Tutte le lealtà e le superstizioni che l'intelletto aveva apparentemente bandito ricomparvero precipitosamente sotto il trasparente dei travestimenti. Patriottismo, religione, impero, gloria militare — in una parola, Russia. Dio — Stalin. Il diavolo — Hitler. Il paaradisoparadiso — Mosca. L'inferno — Berlino. Tutti i vuoti venivano colmati. Così, dopo tutto, il «comunismo» dell'intellettuale inglese è qualcosa di abbastanza spiegabile. È il patriottismo dello sradicato. ([[George Orwell]])
*Qualcosa di esso [partito comunista] rimane e lascia la sua impronta sul carattere, che uno si porta dietro per tutta la vita. È interessante notare come gli ex comunisti siano facilmente riconoscibili. Formano una categoria a sé, come un tempo i preti e gli ufficiali dopo aver lasciato i loro ruoli. ([[Ignazio Silone]])
*Sia moralmente sia anche logicamente il partito [comunista] era infallibile: moralmente, perché i suoi obiettivi erano giusti, cioè in consonanza con la dialettica della storia, e questi obiettivi giustificavano tutti i mezzi; logicamente, perché il partito era la punta di diamante del proletariato, e il proletariato era l'incarnazione del principio attivo della storia. ([[Arthur Koestler]])