Arthur Schopenhauer: differenze tra le versioni

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*Che i vermi roderanno il mio corpo è un pensiero che posso sopportare; ma che i professori di filosofia rodano la mia filosofia, è un'idea che mi fa venire i brividi.
*Che io dica sul serio si vede dal fatto che, se mai avessi aspirato al plauso dei miei contemporanei, avrei dovuto eliminare almeno una ventina di passi della mia opera che contrastano appieno con tutte le loro opinioni e che anzi, in parte, devono loro apparire scandalosi. Ma giudicherei un delitto il sacrificio d'una sola sillaba a quel plauso.
*Chi è gaio ha sempre una ragione di esserlo, cioè appunto il fatto che lo è. Nulla può sostituire così pienamente qualunque altro bene come questa qualità, mentre essa stessa non è sostituibile. Poniamo che uno sia giovane, bello, onorsatoonorato; si chiede, volendo giudicare la sua felicità, se sia anche sereno; se invece è sereno, è poi indifferente che sia giovane o vecchio, diritto o storto, povero o ricco: è felice!
*Chi ha giuste intuizioni in mezzo a cervelli confusi si trova come uno che abbia un orologio che funziona in una città dove tutti i campanili hanno orologi che vanno male. Lui solo conosce l'ora esatta, ma a che gli giova? Tutti si regolano secondo gli orologi della città che indicano l'ora sbagliata, persino chi è al corrente che solo il suo orologio segna l'ora giusta.
*Chi non ama la solitudine non ama neppure la libertà, perché si è liberi unicamente quando si è soli.
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*Le decorazioni sono lettere di cambio emesse sulla pubblica opinione: il loro valore si basa sul credito di chi li emette.
*Le persone comuni mirano soltanto a passare il tempo, chi ha un po' d'ingegno... a utilizzarlo.
*Né amare né odiare: questa è la metà di ogni saggezasaggezza. Nulla dire e nulla credere è l'altra metà. Certo però si volgeranno volentieri le spalle a un mondo che rende necessarie norme come questa.
*Nel mondo non si ha altra scelta che quella tra la solitudine e la volgarità.
*Nella conversazione ci si astenga da osservazioni intese a correggere, per quanto a fin di bene: poiché offendere la gente è facile, migliorarla è difficile, se non impossibile.
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*Se la qualità della società si potesse sostituire con la quantità, metterebbe conto vivere nel gran mondo: purtroppo invece cento imbecilli messi in un mucchio non danno ancora un uomo intelligente.
*Tutto ciò che accade dalle cose più grandi a quelle più piccole accade necessariamente.
*Una tipica differenza che assai spesso emerge nella vita quotidiana tra persone comuni e persone intelligenti è che le prime, nel riflettere e calcolare possibili pericoli, si limitano a informarsi e a considerreconsiderare i casi del genere che già sono accaduti; le seconde invece ponderano ciò che eventualmente potrebbe accadere.
 
==''Parerga e Frammenti postumi''==