Vangelo secondo Marco: differenze tra le versioni

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*Entrò di nuovo nella sinagoga. C'era un uomo che aveva una mano inaridita, e lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato per poi accusarlo. Egli disse all'uomo che aveva la mano inaridita: "Mettiti nel mezzo!". Poi domandò loro: "È lecito in giorno di sabato fare il bene o il male, salvare una vita o toglierla?". Ma essi tacevano. E guardandoli tutt'intorno con indignazione, rattristato per la durezza dei loro cuori, disse a quell'uomo: "Stendi la mano!". La stese e la sua [[Guarigione dell'uomo con la mano paralizzata|mano fu risanata]]. E i farisei uscirono subito con gli erodiani e tennero consiglio contro di lui per farlo morire. (3, 1 – 6)
*Ne costituì Dodici che stessero con lui e anche per mandarli a predicare e perché avessero il potere di scacciare i demòni. Costituì dunque i Dodici: [[Pietro apostolo|Simone]], al quale impose il nome di Pietro; poi [[Giacomo il Maggiore|Giacomo di Zebedèo]] e [[Giovanni apostolo ed evangelista|Giovanni]] fratello di Giacomo, ai quali diede il nome di Boanèrghes, cioè figli del tuono; e [[Andrea apostolo|Andrea]], [[Filippo apostolo|Filippo]], [[Bartolomeo apostolo|Bartolomeo]], [[Matteo apostolo ed evangelista|Matteo]], [[Tommaso apostolo|Tommaso]], [[Giacomo il Minore|Giacomo di Alfeo]], [[Giuda Taddeo|Taddeo]], [[Simone il Cananeo]] e [[Giuda Iscariota]], quello che poi lo tradì. (3, 14 – 19)
*Il [[Regno dei Cielicieli|regno di Dio]] è come un uomo che getta il [[seme]] nella [[terra]]; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce; come, egli stesso non lo sa. Poiché la terra produce spontaneamente, prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga. Quando il frutto è pronto, subito si mette mano alla falce, perché è venuta la mietitura. ([[Gesù]]: 4, 26 – 29)
*Esso {{NDR|il regno di Dio}} è come un granellino di [[senape|senapa]] che, quando viene seminato per terra, è il più piccolo di tutti semi che sono sulla terra; ma appena seminato cresce e diviene più grande di tutti gli ortaggi e fa rami tanto grandi che gli uccelli del cielo possono ripararsi alla sua ombra. (Gesù: 4, 31 – 32)
*In quel medesimo giorno, verso sera, disse loro: "Passiamo all'altra riva". E lasciata la folla, lo presero con sé, così com'era, nella barca. C'erano anche altre barche con lui. Nel frattempo si sollevò una gran tempesta di vento e gettava le onde nella barca, tanto che ormai era piena. Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: "Maestro, non t'importa che moriamo?". Destatosi, sgridò il vento e disse al mare: "Taci, calmati!". Il vento cessò e [[Tempesta sedata|vi fu grande bonaccia]]. Poi disse loro: "Perché siete così paurosi? Non avete ancora fede?". E furono presi da grande timore e si dicevano l'un l'altro: "Chi è dunque costui, al quale anche il vento e il mare obbediscono?". (4, 35 – 41)
*Partito quindi di là, andò nella sua patria e i discepoli lo seguirono. Venuto il sabato, incominciò a insegnare nella sinagoga. E molti ascoltandolo rimanevano stupiti e dicevano: "Donde gli vengono queste cose? E che sapienza è mai questa che gli è stata data? E questi prodigi compiuti dalle sue mani? Non è costui il carpentiere, il figlio di Maria, il fratello di [[Giacomo il Giusto|Giacomo]], di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle non stanno qui da noi?". E si scandalizzavano di lui. Ma Gesù disse loro: "[[Nemo propheta in patria|Un profeta non è disprezzato che nella sua patria]], tra i suoi parenti e in casa sua". (6, 1 – 4)
*[[Giovanni Battista|Giovanni]] diceva a [[Erode Antipa|Erode]]: "Non ti è lecito tenere la moglie di tuo fratello". Per questo [[Erodiade|Erodìade]] gli portava rancore e avrebbe voluto farlo uccidere, ma non poteva, perché Erode temeva Giovanni, sapendolo giusto e santo, e vigilava su di lui; e anche se nell'ascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri. (6, 18 – 20)