Vangelo secondo Luca: differenze tra le versioni

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*Gesù quando incominciò il suo ministero aveva circa trent'anni ed era figlio, come si credeva, di [[San Giuseppe|Giuseppe]], figlio di Eli, figlio di Mattat, figlio di Levi, [….], figlio di Natam, figlio di [[Davide]], figlio di Iesse, […], figlio di Giuda, figlio di Giacobbe, figlio di Isacco, figlio di Abramo, […], figlio di Noè, figlio di Lamech, figlio di Matusalemme, figlio di Enoch, […], figlio di Set, figlio di [[Adamo]], figlio di Dio. (3, 23 – 38)
*Il [[Satana|diavolo]] lo condusse in alto e, mostrandogli in un istante tutti i regni della terra, gli disse: "Ti darò tutta questa potenza e la gloria di questi regni, perché è stata messa nelle mie mani e io la do a chi voglio. Se ti prostri dinanzi a me tutto sarà tuo". (4, 5 – 7)
*Tutti gli rendevano {{NDR|a [[Gesù]]}} testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: "Non è il figlio di [[San Giuseppe|Giuseppe]]?". Ma egli rispose: "Di certo voi mi citerete il proverbio: Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a [[Cafarnao]], fàllo anche qui, nella tua patria!". Poi aggiunse: "[[Nemo propheta in patria|Nessun profeta è bene accetto in patria]]. Vi dico anche: c'erano molte vedove in Israele al tempo di [[Elia]], quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elia, se non a una vedova in [[Sarepta]] di [[Sidone]]. C'erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta [[Eliseo (profeta)|Eliseo]], ma nessuno di loro fu risanato se non [[Naaman]], il Siro". (4, 22 – 27)
*Un giorno, mentre, levato in piedi, stava presso il [[Lago di Tiberiade|lago di Genèsaret]] e la folla gli faceva ressa intorno per ascoltare la parola di Dio, vide due barche ormeggiate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di [[Pietro apostolo|Simone]], e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedutosi, si mise ad ammaestrare le folle dalla barca. Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: "Prendi il largo e calate le reti per la pesca". Simone rispose: "Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti". E avendolo fatto, [[Pesca miracolosa|presero una quantità enorme di pesci]] e le reti si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell'altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche al punto che quasi affondavano. Al veder questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: "Signore, allontanati da me che sono un peccatore". Grande stupore infatti aveva preso lui e tutti quelli che erano insieme con lui per la pesca che avevano fatto; così pure [[Giacomo il Maggiore|Giacomo]] e [[Giovanni apostolo ed evangelista|Giovanni]], figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: "Non temere; d'ora in poi sarai pescatore di uomini". Tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono. (5, 1 – 11)
*Un giorno Gesù si trovava in una città e un uomo coperto di lebbra lo vide e gli si gettò ai piedi pregandolo: "Signore, se vuoi, puoi sanarmi". Gesù stese la mano e lo toccò dicendo: "Lo voglio, sii risanato!". E subito [[Guarigione del lebbroso|la lebbra scomparve]] da lui. Gli ingiunse di non dirlo a nessuno: "Va', mostrati al sacerdote e fa' l'offerta per la tua purificazione, come ha ordinato [[Mosè]], perché serva di testimonianza per essi". La sua fama si diffondeva ancor più; folle numerose venivano per ascoltarlo e farsi guarire dalle loro infermità. Ma Gesù si ritirava in luoghi solitari a pregare. (5, 12 – 16)
*Dopo ciò egli uscì e vide un pubblicano di nome [[Matteo apostolo ed evangelista|Levi]] seduto al banco delle imposte, e gli disse: "Seguimi!". Egli, lasciando tutto, si alzò e lo seguì. Poi Levi gli preparò un grande banchetto nella sua casa. C'era una folla di pubblicani e d'altra gente seduta con loro a tavola. I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli: "Perché mangiate e bevete con i pubblicani e i peccatori?". Gesù rispose: "Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori a convertirsi". (5, 27 – 32)
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*Il servo di un centurione era ammalato e stava per morire. Il centurione l'aveva molto caro. Perciò, avendo udito parlare di Gesù, gli mandò alcuni anziani dei Giudei a pregarlo di venire e di salvare il suo servo. Costoro giunti da Gesù lo pregavano con insistenza: "Egli merita che tu gli faccia questa grazia, dicevano, perché ama il nostro popolo, ed è stato lui a costruirci la sinagoga". Gesù si incamminò con loro. Non era ormai molto distante dalla casa quando il centurione mandò alcuni amici a dirgli: "Signore, non stare a disturbarti, io non son degno che tu entri sotto il mio tetto; per questo non mi sono neanche ritenuto degno di venire da te, ma comanda con una parola e il mio servo sarà guarito. Anch'io infatti sono uomo sottoposto a un'autorità, e ho sotto di me dei soldati; e dico all'uno: Và ed egli va, e a un altro: Vieni, ed egli viene, e al mio servo: Fa' questo, ed egli lo fa". All'udire questo Gesù restò ammirato e rivolgendosi alla folla che lo seguiva disse: "Io vi dico che neanche in Israele ho trovato una fede così grande!". E gli inviati, quando tornarono a casa, trovarono [[Guarigione del servo del centurione|il servo guarito]]. (7, 2 – 10)
*In seguito si recò in una città chiamata [[Nein|Nain]] e facevano la strada con lui i discepoli e grande folla. Quando fu vicino alla porta della città, ecco che veniva portato al sepolcro un morto, figlio unico di madre vedova; e molta gente della città era con lei. Vedendola, il Signore ne ebbe compassione e le disse: "Non piangere!". E accostatosi toccò la bara, mentre i portatori si fermarono. Poi disse: "Giovinetto, dico a te, alzati!". Il morto [[Risurrezione del figlio della vedova di Nain|si levò a sedere]] e incominciò a parlare. Ed egli lo diede alla madre. Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio dicendo: "Un grande profeta è sorto tra noi e Dio ha visitato il suo popolo". La fama di questi fatti si diffuse in tutta la Giudea e per tutta la regione. (7, 11 – 17)
*Tutto il popolo che lo ha ascoltato, e anche i [[pubblicano|pubblicani]], hanno riconosciuto la giustizia di Dio ricevendo il battesimo di [[Giovanni Battista|Giovanni]]. Ma i [[farisei]] e i dottori della legge non facendosi battezzare da lui hanno reso vano per loro il disegno di Dio. (Gesù: 7, 29 – 30)
*È venuto infatti Giovanni il Battista che non mangia pane e non beve vino, e voi dite: Ha un demonio. È venuto il Figlio dell'uomo che mangia e beve, e voi dite: Ecco un mangione e un beone, amico dei pubblicani e dei peccatori. Ma alla sapienza è stata resa giustizia da tutti i suoi figli". (Gesù: 7, 33 – 35)
*Vedi questa donna? Sono entrato nella tua casa e tu non m'hai dato l'acqua per i [[piede|piedi]]; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato un bacio, lei invece da quando sono entrato non ha cessato di baciarmi i piedi. Tu non mi hai cosparso il capo di olio profumato, ma lei mi ha cosparso di profumo i piedi. Per questo ti dico: le sono perdonati i suoi molti peccati, poiché ha molto [[amore|amato]]. Invece quello a cui si perdona poco, ama poco. (Gesù: 7, 44 – 47)
*C'erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: [[Maria Maddalena|Maria di Màgdala]], dalla quale erano usciti sette demòni, [[Giovanna la Mirofora|Giovanna]], moglie di Cusa, amministratore di [[Erode Antipa|Erode]], Susanna e molte altre, che li assistevano con i loro beni. (8, 2 – 3)