Pierre Haski: differenze tra le versioni

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{{Int|Da ''La guerra nel Tigrai è una tragedia per tutta l’Africa''|Sulla [[guerra del Tigrè]], tradotto in [https://www.internazionale.it/opinione/pierre-haski/2020/11/23/tigrai-guerra-etiopia ''Internazionale.it''], 23 novembre 2020.}}
*Il governo di Addis Abeba continua a parlare di una semplice operazione di polizia contro un territorio ribelle, ma in realtà lo scontro tra l'esercito federale etiope e le forze della regione del Tigrai, nel nord del paese, è una vera guerra, con lo spiegamento di mezzi blindati, aerei e decine di migliaia di soldati.
*Il [[Regione dei Tigrè|Tigrai]] ospita appena il 6 per cento dei cento milioni di abitanti del paese, ma ha sempre ricoperto un ruolo determinante. Dal Tigrai è partita la resistenza contro la sanguinosa dittatura di [[Menghistu HailéHailè Mariàm|Mengistu Haile Mariam]], l'uomo che nel 1974 aveva rovesciato l'imperatore Haile Selassie. Dopo aver vinto nel 1991 (insieme ad altre forze regionali), il Tplf è di fatto rimasto al potere per diciassette anni, guidato da un uomo forte, Meles Zenawi, che ha introdotto il federalismo nel paese. Nel 2012 la morte di Zenawi ha segnato l'inizio dei problemi per i tigrini, che sono stati progressivamente messi ai margini dopo l'arrivo di Abiy nel 2018.
*{{NDR|Su [[Abiy Ahmed Ali]]}} Incensato per le sue misure progressiste, il primo ministro etiope è comunque un ex militare, dai metodi autoritari, ed è deciso a opporsi con ogni mezzo alle forze centrifughe che minacciano l'unità dell'ex impero.
*Quella in corso è una tragedia per l'Etiopia ma anche per il resto dell'Africa. L'Etiopia, infatti, è il secondo paese africano per popolazione, ospita la sede dell'Unione africana e dovrebbe essere una delle locomotive dell'anelata rinascita del continente. L'Africa deve fare tutto il possibile per mettere fine a questa guerra fratricida che rischia di avere conseguenze devastanti.