Eugenio Montale: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
→‎Le occasioni: +1, citazione che è parte di una strofa compresa fra parentesi tonde, fix.
Riga 9:
*{{NDR|Sugli [[Analfabetismo|analfabeti]]}} Da loro c'è sempre da imparare. Possiedono alcuni concetti fondamentali, quelli che contano. Purtroppo, pare che ne siano rimasti pochi.<ref name=Biagi>Citato in [[Enzo Biagi]], ''Mille camere'', Mondadori, 1984.</ref>
*Dove il potere nega, in forme palesi ma anche con mezzi occulti, la vera libertà, spuntano ogni tanto uomini ispirati come [[Andrej Sakharov]] e [[Marco Pannella]] che seguono la posizione spirituale più difficile che una vittima possa assumere di fronte al suo oppressore: il rifiuto passivo. Soli e inermi, essi parlano anche per noi.<ref name=read>Da un articolo sul ''Corriere della Sera''; citato in ''Selezione dal Reader's Digest'', ottobre 1974.</ref>
*Ed è perciò che [[Piero Gobetti|Gobetti]] pur senza additarci un sistema e tanto meno un partito, ci pone di fronte uno specchio dal quale ci discostiamo con fastidio o con orrore, a seconda che la dilagante marea della mediocrità politica e intellettuale ci riempia di tedio o di disgusto, di noia o di ribrezzo.<ref name=":0">Citato in Marco Revelli, [https://www.repubblica.it/cultura/2021/06/18/news/anniversari_inseguendo_l_ombra_di_gobetti-306643080/?ref=RHTP-VS-I287621970-P13-S4-T1 ''Anniversari. Inseguendo l’ombra di Gobetti''], ''Repubblica.it,'' 18 giugno 2021</ref>
*Eravamo una famiglia numerosa, i miei fratelli andavano nello scagno<ref>L'ufficio, in genovese.</ref>, l'unica mia sorella frequentò l'università, per me non era il caso di parlarne. In molte famiglie esisteva il tacito accordo che il cadetto fosse dispensato dal tenere alto il buon nome della famiglia.<ref>Da ''Genova nei ricordi di un esule'', in ''Opere complete'', A. Mondadori, 1996, voll. 2-3</ref>
*Ho imparato una verità che pochi conoscono: che l'[[arte]] largisce le sue consolazioni soprattutto agli artisti falliti.<ref>Da ''Il successo'', in ''Farfalla di Dinard''</ref>
Line 16 ⟶ 17:
*{{NDR|Su [[Lucio Piccolo]]}} Il suono del corno che ci giunge dal Capo d'Orlando non è l'Olifante di un sopravvissuto, ma una voce che ognuno può sentire echeggiare in sé.<ref>Citato in Corrado Stajano, ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1998/agosto/22/Lucio_Piccolo_ultimo_poeta_barone_co_0_9808224939.shtml?refresh_ce-cp Lucio Piccolo, l'ultimo poeta barone]'', ''Corriere della Sera'', 22 agosto 1998, p. 29.</ref>
*Indro {{ndr|[[Indro Montanelli|Montanelli]]}} è naturalmente inclinato, direi quasi condannato a vedere più i ''tics'' degli uomini che le loro qualità e nessuno come lui fa più uso, nei suoi ritratti, dell'acido prussico.<ref>Citato in Paolo Granzotto, ''Montanelli'', ''Ti ricordi Indro?'', Società Europea di Edizioni S.p.A., Milano, p. 122. ISBN 9 778118 178454</ref>
*{{NDR|[[Piero Gobetti]]}} Intransigente, dinamico, ostinato, duro a morire ma, ahimé, fragilissimo – angelo vestito da suffragetta, come fu definito – continuo a ricordarlo come un Lohengrin isolato, una figura eroica, un leader senza successo, che aveva però le stimmate del genio.<ref name=":0" />
*Io penso spesso alla bella [[Torino]], dove dev'essere dolce sentirsi vivere.<ref name=giacomino/>
*Io sono qui perché ho scritto poesie, un prodotto assolutamente inutile, ma quasi mai nocivo.<ref>Da ''È ancora possibile la poesia?'', discorso tenuto all'Accademia di Svezia, ricevendo il premio Nobel, 12 dicembre 1975, in ''Sulla poesia'', a cura di Giorgio Zampa, Mondadori, 1997</ref>
Line 69 ⟶ 71:
 
===''La bufera e altro''===
*Essere sempre tra i primi e sapere, ecco ciò che conta. (da ''La bufera'', "Visita a Fadin")<ref name="sordi">Citato in ''Dizionario delle citazioni'', a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 88-17-14603-X</ref>
*''L'[[anguilla]], la sirena | dei mari freddi che lascia il Baltico | per giungere ai nostri mari, | ai nostri estuari'' [...] (da ''L'anguilla'')
*[...] ''l'anguilla, torcia, frusta, | freccia d’Amore in terra | che solo i nostri botri o i disseccati | ruscelli pirenaici riconducono | a paradisi di fecondazione; | l'anima verde che cerca | vita là dove solo | morde l'arsura e la desolazione'' [...] (da ''L'anguilla'')