Arthur Schopenhauer: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 285:
==''Parerga e Frammenti postumi''==
*A dispetto di ogni mitologia giudaica e intimidazione dei preti, bisogna che anche in Europa, finalmente, si imponga una verità, immediatamente certa e di per sé evidente per ogni persona di sano intelletto non obnubilato dal ''foetor judaicus'', una verità che non può essere più a lungo celata: che, cioè, gli animali ''in tutti gli aspetti principali ed essenziali sono esattamente la stessa cosa che noi'', e che la differenza risiede soltanto nel grado di intelligenza, cioè di attività cerebrale, che tuttavia ammette grandi differenze anche tra i vari generi di animali: tutto ciò, affinché gli animali siano trattati più umanamente. Infatti, soltanto quando nel popolo sarà penetrata quella convinzione, così semplice e che non ammette nessun dubbio, gli animali non rappresenteranno più esseri privi di ogni diritto e perciò esposti all'arbitrio malvagio e alla crudeltà di ogni rozzo mascalzone.<ref>Da ''Della religione'', in ''Parerga e paralipomena'', 2007, tomo II, pp. 494-495.</ref>
*Che cosa rende filosofi? Il coraggio di non serbare nel proprio cuore alcuna [[domanda]].<ref>Da ''Sulla filosofia e il suo metodo'', in ''Parerga e Paralipomena''.</ref>
*Chi ama la verità odia gli [[dèi]], così al singolare come al plurale.
*Dal momento che l'ultima ratio theologorum, cioè il rogo, non è più di moda, sarebbe un poltrone colui che usasse ancora tanti riguardi con la menzogna e l'impostura.
Line 298 ⟶ 297:
*I [[cristiano (religione)|cristiani]] sono ammaestrati a farsi il [[segno della croce]] in certe occasioni, a inchinarsi e cosi via; del resto la religione è, in genere, il vero capolavoro dell'ammaestramento.
*I [[porcospino|porcospini]] stanno bene vicini, ma non troppo.<ref>Da ''Parerga e Paralipomena'', II, 2, cap. 30, 396.</ref>
*I primi due requisiti del filosofare sono questi: prima di tutto che si abbia il coraggio di non serbare nel proprio cuore alcuna [[domanda]] e, in secondo luogo, che si porti a chiara coscienza tutto ciò che ''si capisce da sé'' per concepirlo come problema.<ref>Da ''Sulla filosofia e il suo metodo'', 3, in ''Parerga e Paralipomena'', 2007, tomo II, p. 11.</ref>
*Il [[medico]] vede l'uomo in tutta la sua debolezza, l'avvocato in tutta la sua cattiveria, il parroco in tutta la sua stupidità.
:''Der Arzt sieht den Menschen in seiner ganzen Schwäche, der Advokat in seiner ganzen Schlechtigkeit und der Priester in seiner ganzen Dummheit''.<ref>Da ''Parerga und Paralipomena'', "Psychologische Bemerkungen", 357.</ref>