Felicità: differenze tra le versioni

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Mauro Lanari (discussione | contributi)
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*Fu già osservato mille volte, e debbo notarlo ancora una volta, che le ore che trascorriamo in prospettive di felicità, sono più piacevoli di quelle coronate dal godimento. Nel primo caso, ci prepariamo il piatto secondo il nostro appetito, nel secondo, la natura ce lo prepara lei. ([[Oliver Goldsmith]])
*Gli elementi della felicità sono dati a tutti sotto forme diverse. Beato colui che sa combinarli, misero colui che resta inerme e disperato davanti alle vuote convenzioni degli uomini. ([[Henry Furst]])
*I bisogni che perpetuano la fatica, l'aggressività, la miseria e l'ingiustizia ... può essere che l'individuo trovi estremo piacere nel soddisfarli, ma questa felicità non è una condizione che debba essere conservata e protetta. [Essa infatti arresta] lo sviluppo della capacità (sua e di altri) di riconoscere la malattia dell'insieme e afferrare le possibilità che si offrono per curarla. Il risultato è pertanto un'euforia nel mezzo dell'[[infelicità]]. ([[Herbert Marcuse]])
*Il compito attuale dell'arte è di introdurre caos nell'ordine. ([[Theodor W. Adorno]])
*Il ricordo della felicità non è più felicità, il ricordo del [[dolore]] è ancora dolore. ([[Albert Einstein]])