Lorenzo Milani: differenze tra le versioni

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Don '''Lorenzo Milani Comparetti''' (1923 – 1967), sacerdote italiano.
 
*Con le [[parole]] alla gente non si fa nulla. {{da controllare|Priva di fonte}}
*Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne tutti insieme è [[politica]]. Sortirne da soli è [[avarizia]]. {{da controllare|Priva di fonte}}
*In quanto alla loro vita di giovani di domani, non posso dire ai miei ragazzi che l'unico modo di amare la [[legge]] è di obbedirla. Posso solo dir loro che essi dovranno tenere in tale onore le leggi degli uomini da osservarle quando sono giuste (cioè quando sono la forza del debole). Quando invece vedranno che non sono giuste (cioè quando non sanzionano il sopruso del forte) essi dovranno battersi perché siano cambiate. (da ''Lettera ai giudici'')
*In quanto a San Donato, io ho la superba convinzione che le cariche di esplosivo che ci ho ammonticchiato in questi cinque anni non smetteranno di scoppiettare per almeno cinquanta anni sotto il sedere dei miei vincitori. (da una lettera del 14/7/'52 luglio 1952, in ''Lettere alla mamma'')
*Poi forse qualche generale troverà ugualmente il meschino che obbedisce e così non riusciremo a salvare l'umanità. Non è un motivo per non fare fino in fondo il nostro dovere di maestri. Se non potremo salvare l'umanità ci salveremo almeno l'anima. (da ''Lettera ai giudici'')
*Stasera ho provato a mettere un disco di Beethoven per vedere se posso ritornare al mio mondo e alla mia razza e sabato far dire a Rino: «Stasera il Priore non riceve perché sta ascoltando un disco».<br/>Volevo anche scrivere sulla porta "I don't care più", ma invece me ne care ancora molto. (ldalla lettera di Don Milani a Francuccio Gesualdi, del 4 aprile 1967)
*Spero che in tutto il mondo i miei colleghi preti e maestri d'ogni religione e d'ogni scuola insegneranno come me. {{da controllare|Priva di fonte}}
*Stasera ho provato a mettere un disco di Beethoven per vedere se posso ritornare al mio mondo e alla mia razza e sabato far dire a Rino: «Stasera il Priore non riceve perché sta ascoltando un disco».<br/>Volevo anche scrivere sulla porta "I don't care più", ma invece me ne care ancora molto. (lettera di Don Milani a Francuccio Gesualdi, 4 aprile 1967)
*Un atto coerente isolato è la più grande incoerenza. {{da controllare|Priva di fonte}}
*Il giorno che avremo sfondato insieme la cancellata di qualche parco, installato la casa dei poveri nella reggia del ricco, ricordati Pipetta, quel giorno ti tradirò, quel giorno finalmente potrò cantare l'unico grido di vittoria degno di un sacerdote di Cristo, beati i poveri perché il regno dei cieli è loro. Quel giorno io non resterò con te, io tornerò nella tua casuccia piovosa e puzzolente a pregare per te davanti al mio signore crocifisso. (da ''Lettera a Pipetta'', scritta a un giovane comunista)
 
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*Con le [[parole]] alla gente non si fa nulla. {{da controllare|Priva di fonte}}
*Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne tutti insieme è [[politica]]. Sortirne da soli è [[avarizia]]. {{da controllare|Priva di fonte}}
*Spero che in tutto il mondo i miei colleghi preti e maestri d'ogni religione e d'ogni scuola insegneranno come me. {{da controllare|Priva di fonte}}
*Un atto coerente isolato è la più grande incoerenza. {{da controllare|Priva di fonte}}
 
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