Hans Urs von Balthasar: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m fix ultimo ins. (ordine alfab., semplifico link
Mauro Lanari (discussione | contributi)
Riga 19:
*{{NDR|Premunendosi dalle critiche di "credulità" verso le esperienze di [[Adrienne von Speyr]]}} Nessuno saprà mai quante prove tangibili della verità soprannaturale ho ottenuto. È come se si fosse voluto ficcare in testa a mazzate la verità. Una nuvola di testimoni, una vera pioggia di prove si è abbattuta su di me da tutte le parti. Visto dal di fuori, ciò che ho fatto o farò può apparire un azzardo. Ma dal di dentro non lo è mai stato. Tutto era sostenuto fin dall'inizio da una incredibile Grazia, e solo alcuni momenti di difficoltà sono stati duri da superare. Non ho mai avuto il minimo dubbio.<ref>Citato in Anton Strukelj, ''Hans Urs von Balthasar e Adrienne von Speyr: L'unità di due opere'', traduzione di Bruno Pistocchi, in Aa.Vv., ''Hans Urs von Balthasar: Cento anni dalla nascita'', Milano, Jaca Book, 2005, [http://books.google.it/books?id=YxwiH6b5ne8C&pg=PA29 p. 29]. ISBN 88-16-70204-4</ref>
*Non ci sono esempi di [[rivoluzione|rivoluzioni]] che non abbiano rafforzato il regime amministrativo e poliziesco.<ref name=lourdes4/>
*Non posso capire come lei {{NDR|Francesco Coppellotti, traduttore italiano di un'opera di Bloch spedita a Balthasar}} possa prendere posizione a favore di [[Ernst Bloch|Bloch]]. Oppure lei non vede più la differenza fra il Cristo e l'Anticristo? Fra il Nuovo Testamento e l'Antico Testamento che si ''rifiuta'' di superare la soglia e si allea piuttosto con la Gnosi peggiore (''der ärgsten Gnosis'')?<ref>Dalla postfazione a [[Ernst Bloch]], ''Ateismo nel Cristianesimo. Per la religione dell'Esodo e del Regno. «Chi vede me vede il Padre»'', traduzione di Francesco Coppellotti, Feltrinelli, Milano, 2005, [https://books.google.it/?id=4lGfj5BVrJgC&pg=PA333 p. 333]. ISBN 88-07-8185-07</ref>
*Noi siamo quei saggi e quei capaci ai quali, secondo le parole di Gesù, Dio ha nascosto il suo mistero; mentre i piccoli non distinguono ciò che comprendono ancora da ciò che non comprendono più, ma procedono senza esitazione e ingoiano, per così dire, il boccone tutto in una volta.<ref name=lourdes4/>
*Non si vuol credere se non a ciò che si comprende con la propria umana sapienza, a ciò che rientra nelle proprie categorie anche le più sublimi: ciò che le oltrepassa, la sapienza di Dio, appare irrazionale.<ref name=lourdes4/>