Farisei: differenze tra le versioni

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citazione più attinente dal Vangelo di Matteo, tolgo citazione da film perché ricalca lo stesso passo biblico
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*Gli uomini veramente di profondo senso religioso non si scandalizzano mai. Insomma, non credo che Cristo si scandalizzasse mai... [...] Anzi non si è mai scandalizzato. Si scandalizzavano i farisei. ([[Alberto Moravia]])
*Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il [[Regno dei Cieli|regno dei cieli]] davanti agli uomini; perché così voi non vi entrate, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrarci. ([[Gesù]], ''[[Vangelo secondo Matteo]]'')
*Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima della menta, dell'anèto e del cumìno, e trasgredite le prescrizioni più gravi della legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste cose bisognava praticare, senza omettere quelle. Guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello! Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite l'esterno del bicchiere e del piatto mentre all'interno sono pieni di rapina e d'intemperanza. Fariseo cieco, pulisci prima l'interno del bicchiere, perché anche l'esterno diventi netto! ([[Gesù]], ''[[Vangelo secondo Matteo]]'')
*I [[Bramino|bramani]] sono i farisei dell'India, per l'affettazione nel modo di vivere, per lo stesso scrupolo per le macchie del di fuori, per l'uso continuo delle abluzioni e del bagno, per lo zelo medesimo, per le minuzie, pella stessa negligenza su quanto vi è di più essenziale, pel medesimo orgoglio, per la medesima ostentazione e per la stessa ipocrisia. Né mancano di quelli che praticano letteralmente quel che dice il Salvatore, cioè che bevono a traverso un colatoio per tema d'ingoiare un insetto, nel tempo che ingoiano un cammello, calpestando cioè la giustizia, l'umanità e la misericordia. ([[René François Rohrbacher]])
*I farisei e gli scribi hanno ricevuto le chiavi della conoscenza, ma essi le hanno nascoste: non hanno saputo entrare essi stessi, né hanno lasciato quelli che lo desideravano. Ma voi siate astuti come i serpenti e puri come le colombe. (''[[Vangelo di Tommaso]]'')
*[[Paolo di Tarso|Paolo]] sapeva che nel sinedrio una parte era di [[sadducei]] e una parte di farisei; disse a gran voce: "Fratelli, io sono un fariseo, figlio di farisei; io sono chiamato in giudizio a motivo della speranza nella risurrezione dei morti". Appena egli ebbe detto ciò, scoppiò una disputa tra i farisei e i sadducei e l'assemblea si divise. I sadducei infatti affermano che non c'è risurrezione, né angeli, né spiriti; i farisei invece professano tutte queste cose. Ne nacque allora un grande clamore e alcuni scribi del partito dei farisei, alzatisi in piedi, protestavano dicendo: "Non troviamo nulla di male in quest'uomo. E se uno spirito o un angelo gli avesse parlato davvero?". (''[[Atti degli Apostoli]]'')