Umberto Eco: differenze tra le versioni
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*Il [[cinema]] è un alto artificio che mira a costruire realtà alternative a spese di quella fattuale, che gli provvede solo il materiale grezzo.<ref>Da ''L'effetto Kulesov e l'orso che ride'', ''La bustina di Minerva'', ''L'espresso'', 19 febbraio 1989.</ref>
*Il [[computer]] non è una macchina intelligente che aiuta le persone stupide, anzi, è una macchina stupida che funziona solo nelle mani delle persone intelligenti.<ref>Dalla prefazione a Claudio Pozzoli, ''Come scrivere una tesi di laurea con il personal computer'', Rizzoli.</ref>
*Il fenomeno [[twitter]] permette a certa gente, in fondo, di essere in contatto con gli altri, benché abbia una natura leggermente [[
*Il grande problema della scuola oggi è insegnare ai giovani a filtrare le informazioni di [[Internet]], cosa di cui non sono però capaci neppure i professori, perché sono neofiti in questo campo.<ref>Dall'incontro con i giornalisti in occasione della laurea honoris causa in Comunicazione e cultura dei media conferitagli dall'Università di Torino, 10 giugno 2015; citato in Anna Matino, ''[http://www.bolognatoday.it/cronaca/umberto-eco-social-internet-web-imbecilli.html Social, Umberto Eco: "Danno diritto di parola a legioni di imbecilli"]'', ''BolognaToday.it''.</ref>
*Il [[Divina Commedia|paradiso]] dantesco è l'apoteosi del virtuale, degli immateriali, del puro software, senza il peso dello hardware terrestre e infernale, di cui rimangono i cascami nel purgatorio. Il ''Paradiso'' è più che moderno, può diventare, per il lettore che abbia dimenticato la storia, tremendamente futuribile. È il trionfo di una energia pura, ciò che la ragnatela del [[Internet|Web]] ci promette e non saprà mai darci, è una esaltazione di flussi, di corpi senz'organi, un poema fatto di novae e stelle nane, un [[Big Bang]] ininterrotto, un racconto le cui vicende corrono per la lunghezza di anni luce e, se proprio volete ricorrere a esempi familiari, una trionfale [[2001: Odissea nello spazio|odissea nello spazio]], a lietissimo fine. Se volete, leggete il ''Paradiso'' anche così, male non potrà farvi e sarà meglio di una discoteca stroboscopica e dell'ecstasy. Perché, quanto a estasi, la terza cantica mantiene le sue promesse.<ref>Da ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/09/06/la-profezia-del-software.html La profezia del software]'', ''ricerca.repubblica.it'', 6 settembre 2000.</ref>
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