Umberto Eco: differenze tra le versioni

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*Quanto ci si deve fidare di [[Wikipedia]], allora? Dico subito che io mi fido perché la uso con la tecnica dello studioso di professione [...] Ma io ho fatto l'esempio di uno studioso che ha imparato un poco come si lavora confrontando le fonti tra loro. E gli altri? Quelli che si fidano? I ragazzini che ricorrono a Wikipedia per i compiti scolastici? [...] da gran tempo io avevo consigliato, anche a gruppi di giovani, di costituire un centro di monitoraggio di [[Internet]], con un comitato formato da esperti sicuri, materia per materia, in modo che i vari siti fossero recensiti (o in linea, o con una pubblicazione a stampa) e giudicati quanto ad attendibilità e completezza.<ref>Da [http://web.archive.org/web/20110312101550/https://espresso.repubblica.it/dettaglio/ho-sposato-wikipedia/2108845 ''Ho sposato Wikipedia?''], ''Espresso.it'', 4 settembre 2009.</ref>
*[...] quindi [[Casablanca]] non è un film: è molti film, un'antologia. Fatto a casaccio, si è probabilmente fatto da solo, se non contro la volontà dei suoi autori ed attori, almeno al di là del loro controllo. Ed è per questo motivo che funziona, a dispetto delle teorie estetiche e sull'arte di girare film. Perché in esso si svela con forza quasi tellurica il potere della Narrativa stessa, senza che l'Arte intervenga a disciplinarla. (da ''Casablanca, or, the Clichés are having a ball'')
*Recentemente un discepolo pensoso (tale Critone) mi ha chiesto: "Maestro, come si può bene appressarsi alla [[morte]]?" Ho risposto che l'unico modo di prepararsi alla morte è convincersi che tutti gli altri siano dei coglioni.<br>[...] cerca soltanto di pensare che, al momento in cui avverti che stai lasciando questa valle, tu abbia la certezza immarcescibile che il mondo (sei miliardi di esseri umani) sia pieno di coglioni, che coglioni siano quelli che stanno danzando in discoteca, coglioni gli scienziati che credono di aver risolto i misteri del cosmo, coglioni i politici che propongono la panacea per i nostri mali, coglioni coloro che riempiono pagine e pagine di insulsi pettegolezzi marginali, coglioni i produttori suicidi che distruggono il pianeta. Non saresti in quel momento felice, sollevato, soddisfatto di abbandonareabandonare questa valle di coglioni?"<br>Critone mi ha allora domandato: "Maestro, ma quando devo incominciare a pensare così?" Gli ho risposto che non lo si deve fare molto presto, perché qualcuno che a venti o anche trent'anni pensa che tutti siano dei coglioni è un coglione e non raggiungerà mai la saggezza. Bisogna incominciare pensando che tutti gli altri siano migliori di noi, poi evolvere poco a poco, avere i primi dubbi verso i quaranta, iniziare la revisione tra i cinquanta e i sessanta, e raggiungere la certezza mentre si marcia verso i cento, ma pronti a chiudere in pari non appena giunga il telegramma di convocazione.<br>Convincersi che tutti gli altri che ci stanno attorno (sei miliardi) siano coglioni, è effetto di un'arte sottile e accorta, non è disposizione del primo Cebete con l'anellino all'orecchio (o al naso). Richiede studio e fatica. Non bisogna accelerare i tempi. Bisogna arrivarci dolcemente, giusto in tempo per morire serenamente. Ma il giorno prima occorre ancora pensare che qualcuno, che amiamo e ammiriamo, proprio coglione non sia. La saggezza consiste nel riconoscere proprio al momento giusto (non prima) che era coglione anche lui. Solo allora si può morire.<br>[...] È naturale, è umano, è proprio della nostra specie rifiutare la persuasione che gli altri siano tutti indistintamente coglioni, altrimenti perché varrebbe la pena di vivere? Ma quando, alla fine, saprai, avrai compreso perché vale la pena (anzi, è splendido) morire.<br>Critone mi ha allora detto: "Maestro, non vorrei prendere decisioni precipitose, ma nutro il sospetto che Lei sia un coglione". "Vedi", gli ho detto, "sei già sulla buona strada."<ref>Da ''Come prepararsi serenamente alla morte. Sommesse istruzioni a un eventuale discepolo'', ''La bustina di Minerva'', ''L'Espresso'', 12 giugno 1997; citato in ''[http://web.archive.org/web/20160221092727/https://espresso.repubblica.it/attualita/2016/02/20/news/umberto-eco-come-prepararsi-serenamente-alla-morte-sommesse-istruzioni-a-un-eventuale-discepolo-1.251268 Umberto Eco: "Come prepararsi serenamente alla morte. Sommesse istruzioni a un eventuale discepolo"]'', ''Espresso.repubblica.it'', 20 febbraio 2016.</ref>)
*Scrivere un libro senza preoccuparsi della sua sopravvivenza sarebbe da imbecilli.<ref>Dall'intervista di Deborah Solomon, ''[http://www.repubblica.it/2007/11/sezioni/politica/inte-eco/inte-eco/inte-eco.html "Populismo e controllo totale dei media: rischio-Berlusconi anche in altri Paesi"]'', traduzione di Elisabetta Horvat, ''la Repubblica'', 25 novembre 2007.</ref>
*{{NDR|Per le elezioni politiche del 1963}} Se la [[Democrazia Cristiana|Dc]], per forza grammaticale, è donna, come è che una donna può piacere? Ma se è bella e giovane, e cioè se è scopabile [...] Dunque facciamo una Dc fanciulletta; naturale che dovrà essere una fanciulletta per bene col mazzolin di fiori; al postutto il messaggio si rivolge ai buoni cattolici. Ma al di sotto, l'allusione è sessuale, ovvero è fallocentrica, e non ci è sfuggito neppure l'ufficio propaganda del più sessuofobo partito d'Italia.<ref>Da ''La donna è nubile'', in Adriana Sartogo, ''Le donne al muro''.</ref>