Rivoluzione francese: differenze tra le versioni

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Johann Baptist Alzog
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*La rivoluzione politica {{sic|dell' '89}} in Francia, affatto pagana, e i mutamenti da essa cagionati in tutta l'Europa avevano ispirato l'odio, eziandio nelle arti, a tutto ciò che ricordasse il medio evo e il risorgimento dell'arte; non era accetto, se non quello, che riportasse l'immaginazione ai secoli di Bruto e di Epaminonda. ([[Guglielmo De Sanctis]])
*Libertà, eguaglianza, fraternità: mai in nome di più bieche menzogne si misero in moto le masse. ([[Mario Praz]])
*Mai non si conobbe tanto la malignità del veleno che contenevano i principî della [[Luteranesimo|riforma luterana]], che quando se ne videro le ultime conseguenze, applicate non più esclusivamente alla sfera religiosa, ma all'ampio campo della politica. Una di queste conseguenze la più manifesta senza alcun'ombra di dubbio vuolsi considerare la francese rivoluzione, applicazione rigorosa delle dottrine dei riformatori del secolo XVI. ([[Johann Baptist Alzog]])
*Nel sistema instaurato con la rivoluzione francese tutto ciò che è immorale è impolitico, tutto ciò che è atto a corrompere è controrivoluzionario. Le debolezze, i vizi, i pregiudizi sono la strada della monarchia. ([[Maximilien de Robespierre]])
*Nessuno crede ora che la Rivoluzione francese sia stata la pazzia d'un sol popolo. La Musa imparziale della storia ci ha svelatole larghe e nascoste radici di quel delirio di libertà, che dopo avere lungamente covato negli spiriti, irruppe negli ordini sociali, cieco sublime inesorabile. Dove tuona un fatto, siatene certi, ha lampeggiato un'idea. Soltanto la nazione francese, spensierata e impetuosa, precipita prima delle altre dalla dottrina all'esperimento: fu essa chiamata il capo dell'umanità, e non ne è che la mano; mano ardita, destreggiatrice, che sovente distrusse l'opera propria, mentre nella mente universale dei popoli se ne matura più saldo il disegno. ([[Ippolito Nievo]])