Inghilterra: differenze tra le versioni

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*La qualità della conversazione inglese è di essere dissossata, così che, almeno per quanto ne ho udito io, essa è tutta forma e niente contenuto. ([[Margaret Halsey]])
*Le imprese di navigazione oceanica degli inglesi iniziarono relativamente tardi e con lentezza [...] Ciò nonostante, alla fine furono gli inglesi a imporsi, sconfiggendo ogni rivale e ottenendo un dominio sul mondo costruito sul dominio degli oceani [...] L'Inghilterra diventò così l'erede, l'erede universale del grande risveglio dei popoli europei [...] Qui siamo di fronte a un caso essenzialmente unico. La sua peculiarità, la sua unicità consistono nel fatto che l'Inghilterra compì una trasformazione elementare in un momento storico e in un modo del tutto differenti da quelli delle precedenti potenze marittime, trasferendo cioè veramente la sua esistenza dalla terra all'elemento del mare. ([[Carl Schmitt]])
*Nessun inglese capirebbe le mie prime impressioni dell'Inghilterra. Quando sbarcammo [...] mi ritrovai in un mondo al quale reagii con immediata ostilità. In verità, non c'è nulla di più squallido degli acquitrini del Lancashire nelle primissime ore del giorno; mi ricordarono le rive dello [[Stige]]. Negli strani accenti inglesi che mi circondavano, le mie orecchie coglievano voci di demoni. Ma il paesaggio inglese tra Fleetwood e Euston fu peggio. Ancora oggi, dopo molti anni, è, ai miei occhi, un itinerario che si snoda lungo il paesaggio più piatto ed ostile dell'isola. E per un bambino che aveva sempre vissuto sul mare e in vista di alte montagne aveva lo stesso aspetto che suppongo abbia la [[Russia]] per un bambino inglese. Piatte e interminabili, miglia e miglia di terra senza volto mi precludevano il mare, imprigionandomi, soffocandomi! Era tutto fuori posto; steccati di legno anziché muri e siepi, fattorie di mattoni rossi anziché bianche villette, campi troppo vasti, fienili dalla forma strana. Ha ragione il [[Kalevala]] quando dice che in casa dello straniero il pavimento è pieno di nodi. Oggi la frattura è ricomposta; ma in quel momento concepii per l'Inghilterra un odio che mi ci vollero anni per sanare. ([[C. S. Lewis]])
*Nessuna nazione che sia coscientemente ipocrita potrebbe avere le riserve di forza che gli inglesi hanno ripetutamente mostrato di possedere e la specie di religione che hanno adottato ha senz'altro influito in questo senso, attutendo le loro suscettibilità morali ogni qualvolta fossero in ballo i loro interessi. Altri popoli e altre nazioni si sono spesso comportati assai peggio degli inglesi, ma non sono mai riusciti, per lo meno nella stessa misura, a fare una virtù di ciò che era loro utile. Tutti noi troviamo molto facile scorgere la pagliuzza nell'occhio altrui e ignorare le trave nel nostro, ma forse gli inglesi superano tutti. ([[Jawaharlal Nehru]])
*Ogni centro industriale e commerciale possiede ora in Inghilterra una classe operaia divisa in due campi ostili, i proletari inglesi e i proletari irlandesi. L'[[operaio]] inglese medio odia l'operaio irlandese come un concorrente che abbassa il suo livello di vita. Rispetto al lavoratore irlandese egli si sente un membro della nazione dominante, e così si costituisce in uno strumento degli aristocratici e dei capitalisti del suo paese contro l'[[Irlanda]], rafforzando in questo modo il loro dominio su lui stesso. Si nutre di pregiudizi religiosi, sociali e nazionali contro il lavoratore irlandese. [...] L'irlandese gli rende la pariglia, e con gli interessi. Egli vede nell'operaio inglese nello stesso tempo il complice e lo strumento stupido del dominio inglese sull'Irlanda. Questo antagonismo è artificialmente mantenuto e intensificato dalla stampa, dagli oratori, dalle caricature, in breve da tutti i mezzi di cui dispongono le classi dominanti. Questo antagonismo è il segreto dell'impotenza della classe operaia inglese, a dispetto della sua organizzazione. È il segreto grazie al quale la classe capitalista mantiene il suo potere. E questa classe ne è perfettamente cosciente. ([[Karl Marx]])