Cadavere: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m sistemo
+ 1 da C. S. Lewis
Riga 4:
 
*La morte aveva, in [[Russia]], un odore diverso che in [[Africa]]. Sotto il massiccio fuoco inglese i cadaveri in Africa, fra una linea e l'altra, erano rimasti a lungo insepolti. Ma il sole aveva lavorato rapidamente. Di notte l'odore era arrivato col vento, dolce, soffocante e greve: il gas aveva gonfiato i morti e questi si erano alzati come spettri alla luce delle stelle straniere, quasi combattessero ancora una volta in silenzio, senza speranza, ciascuno per sé; ma già il giorno seguente avevano incominciato ad aggrinzirsi, ad aderire alla terra, infinitamente stanchi, come per insinuarsi sotto il suolo; e più tardi, quando era possibile andare a prenderli, taluni erano già leggeri e risecchiti, e di quelli che si trovavano dopo settimane non rimaneva quasi altro che lo scheletro ciondolante nelle divise ormai troppo comode. Era una morte asciutta nella sabbia, al sole e al vento. In Russia, invece, la morte era fetida e imbrattata. ([[Erich Maria Remarque]])
*Mi portarono nella stanza dove mia madre giaceva morta; come dicevano, «per vederla»; in realtà, come seppi subito, «per vederlo». Non c'era nulla di quello che un adulto chiamerebbe devastazione, tranne la totale devastazione che è la morte stessa. Il mio dolore fu soffocato dal terrore. Ancora oggi non capisco cosa intendano col dire che i cadaveri sono belli. In confronto al più amabile dei morti, il più brutto uomo vivente è un angelo di bellezza. ([[C. S. Lewis]])
*Nella giungla, i cadaveri passano molto velocemente dal brutto al peggio. Trascorrono solo poche ore prima che il rigor mortis li renda difficili da maneggiare, difficili da infilare in un contenitore di plastica. Perché intanto cominciano, se sono cadaveri di bianchi o di gialli, a diventare verdolini nei punti in cui la pelle è esposta. Poi diventano neri e cominciano a puzzare. Poi si gonfiano e scoppiano. ([[Joe Haldeman]])
*''Non passa giorno, minuto, secondo senza una nascita, | non passa giorno, minuto, secondo senza un cadavere.'' ([[Walt Whitman]])