C. S. Lewis: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Clive Staples Lewis==
*Alla mia venuta in questo mondo mi avevano (tacitamente) avvertito di non fidarmi mai di un papista e (apertamente) al mio arrivo alla facoltà di inglese di non fidarmi mai di un filologo. [[John Ronald Reuel Tolkien|Tolkien]] era l'uno e l'altro.<ref>Da ''Sorpreso dalla gioia: i primi anni della mia vita'', traduzione di Franco Marano, Jaca Book, Milano, 1981, p. 242.</ref>
*Credo che nella vita di tutti gli uomini in certi periodi, e nella vita di molti uomini in tutti i periodi fra la prima infanzia e l'estrema vecchiaia, uno degli elementi più dominanti sia il desiderio di far parte della cerchia locale e il terrore di esser lasciati fuori. […] Di notte le passioni, la passione per la Cerchia esclusiva è quella che maggiormente può spingere un uomo che non è malvagio a fare cose malvagie.<ref>Da ''The Inner Ring'', la conferenza commemorativa che tenne nel 1944 agli studenti del King's College dell'Università di Londra; citato in Philip Zimbardo, ''L'effetto Lucifero'', Raffaello Cortina Editore, Milano, 2008, p. 383</ref>
*Il mito... prende tutte le cose che conosci e restituisce loro la ricchezza del significato nascosto dal velo della familiarità.<ref>Da "Tolkien's The Lord of the Rings", in ''On Stories and Other Essays on Literature'', a cura di Walter Hooper, 1982.</ref>
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*Ora so, Signore, perché tu non dai risposte. Tu stesso sei la risposta. Davanti al tuo volto ogni domanda muore sulle labbra. Quale altra risposta sarebbe soddisfacente? Parole, soltanto parole; da far scendere in campo contro altre parole.<ref>Da ''A viso scoperto'', traduzione di Maria Elena Ruggerini, Jaca Book, Milano, 1983, p. 193. ISBN 88-16-50012-3</ref>
*Mai aver paura. [[Gli uomini si dividono in due categorie|Vi sono solo due specie di individui]], in fondo: coloro che dicono a Dio "Voglio essere fatto tuo", e coloro a cui Dio dice "Vuoi essere fatto tuo"; tutti quelli che si trovano all'[[Inferno]] scelgono quest'ultima. Senza questa libera scelta non potrebbe esservi Inferno. Nessuna anima che seriamente e costantemente desideri la [[gioia]] potrà mai perderla.<ref>Da ''Il grande divorzio'', p. 81.</ref>
*Nell'[[introspezione]] si cerca di guardare «dentro se stessi» e di vedere che cosa succede. Ma quasi tutto quello che accadeva un istante prima viene bloccato nel momento stesso in cui ci voltiamo a osservarlo. Sfortunatamente, questo non vuol dire che l'introspezione non trovi nulla. Al contrario, trova esattamente quello che la sospensione di tutte le nostre normali attività si lascia dietro; e ciò che si lascia dietro sono principalmente immagini mentali e sensazioni fisiche. Il grande errore consiste nello scambiare questo semplice sedimento o traccia o sottoprodotto per le attività stesse.<ref>Da ''Sorpreso dalla gioia: i primi anni della mia vita'', traduzione di Franco Marano, TEA, Milano, 1994, p. 159. ISBN 88-7819-386-0</ref>
 
==''Diario di un dolore''==
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*La gratitudine guarda al passato e l'amore al presente; il timore, l'avarizia, la lussuria e l'ambizione guardano avanti.
*{{NDR|Il [[futuro]]}} Qualcosa che ciascuno raggiunge alla velocità di sessanta minuti all'ora, qualunque cosa faccia, chiunque egli sia.
 
==''Sorpreso dalla gioia''==
*Sin dai primissimi anni fui conscio del netto contrasto che correva tra il temperamento sereno ed ilare di mia madre e gli alti e bassi della vita emotiva di mio padre: e ciò generò in me, prima ancora che fossi in grado di riconoscerli, una certa diffidenza o un rifiuto delle emozioni come qualcosa di spiacevole, di imbarazzante, e addirittura di pericoloso. (pp. 9-10)
*Avevo imparato a rappresentare il movimento—i miei personaggi davano realmente l'idea di essere in corsa od in lotta—e la prospettiva è discreta. Ma in nessuno dei disegni, miei o di mio fratello, si nota una sola linea tracciata in obbedienza a un'idea, per quanto acerba della bellezza. [...] Questa assenza di bellezza, adesso che ci penso, è caratteristica della nostra infanzia. Nessuno dei quadri appesi alle pareti della casa paterna attrasse mai la nostra attenzione: e, del resto, nessuno la meritava. Non vedemmo mai un bell'edificio, e neppure ci passò per la mente che un edificio potesse essere bello. Le mie prime esperienze estetiche, ammesso che fossero tali, non ebbero nulla a che fare col bello; erano già incurabilmente romantiche, non formali. (p. 11)
*Alla mia venuta in questo mondo mi avevano (tacitamente) avvertito di non fidarmi mai di un papista e (apertamente) al mio arrivo alla facoltà di inglese di non fidarmi mai di un filologo. [[JohnJ. RonaldR. ReuelR. Tolkien|Tolkien]] era l'uno e l'altro.<ref>Da ''Sorpreso dalla gioia: i primi anni della mia vita'', traduzione di Franco Marano, Jaca Book, Milano, 1981, (p. 242.</ref>158)
*Nell'[[introspezione]] si cerca di guardare «dentro se stessi» e di vedere che cosa succede. Ma quasi tutto quello che accadeva un istante prima viene bloccato nel momento stesso in cui ci voltiamo a osservarlo. Sfortunatamente, questo non vuol dire che l'introspezione non trovi nulla. Al contrario, trova esattamente quello che la sospensione di tutte le nostre normali attività si lascia dietro; e ciò che si lascia dietro sono principalmente immagini mentali e sensazioni fisiche. Il grande errore consiste nello scambiare questo semplice sedimento o traccia o sottoprodotto per le attività stesse.<ref>Da ''Sorpreso dalla gioia: i primi anni della mia vita'', traduzione di Franco Marano, TEA, Milano, 1994, (p. 159. ISBN 88-7819-386-0</ref>)
 
==[[Incipit]] di alcune opere==
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*Clive Staples Lewis, ''Le lettere di Berlicche'', ''Il brindisi di Berlicche'', traduzione di Albero Castelli e Luciana Lain, Jaca Book, Milano, 2007<sup>5</sup>.
*Clive Staples Lewis, ''Lontano dal pianeta silenzioso'', traduzione di Franca Degli Espinosa, Milano, Oscar Mondadori, 1979.
*Clive Staples Lewis, ''Sorpreso dalla gioia. I primi anni della mia vita'' (''Surprised by Joy: The Shape of My Early Life''), traduzione di Franco Marano, Jaca Book, Milano, 2012 (1955). ISBN 978-88-16-37129-3
 
==Voci correlate==