William Shakespeare: differenze tra le versioni

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*Shakespeare non è mai esistito. Tutte le sue opere sono state scritte da uno sconosciuto che aveva il suo stesso nome. ([[Alphonse Allais]])
*{{sic|''Shakspeare''}}, meravigliosa sintesi del gusto ispano-mauro-sassone, a proposito del quale un vecchio ateniese amico d'''[[Eschilo]]'' sarebbe scoppiato dalle risa o dal dispetto: ma noi — accogliamo precisamente codesta accozzaglia di ciò che v'ha di più delicato, di più grossolano, di più artifizioso, con una certa segreta confidenza e cordialità, la gustiamo come una raffinatezza dell'arte, che fu riservata a noi soli e non ci lasciamo indisporre dalle esalazioni mefitiche, dalla prossima vicinanza della plebaglia inglese, in mezzo alla quale vivono l'arte ed il gusto {{sic|''shaksperiani''}}, allo stesso modo come quando ci troviamo a ''[[Napoli]]'' sulla riviera di ''Chiaia''; noi la seguiamo, affascinati e volonterosi, senza preoccuparci delle esalazioni che tramandano lo cloache dei quartieri della plebe. ([[Friedrich Nietzsche]])
*Sullo Shakespeare sarebbe facile forse (e forse altrettanto vano) scrivere una pagina quale scrisse il [[Walter Pater|Pater sulla ''Gioconda'' di Leonardo, e vedere sul suo capo «scontrarsi i termini dei secoli», e sulla sua fronte (di cui pur nelle insoddisfacenti effigi s'indovina la serena ampiezza) il segno di tutti i pensieri e di tutta l'esperienza del mondo; anche per lui potrebbe dirsi che «tutto questo non è stato che suono di lire e di flauti, e vive solamente nella delicatezza» con la quale ha modellato gl'incomparabili versi, fino alla conclusione di quel famoso «pezzo» di Pater, che vede nel personaggio incarnata la fantasia d'una perpetua vita, che aduna insieme migliaia d'esperienze. ([[Mario Praz]])
*Un barbaro che non era privo d'ingegno.<ref>Frase de [[I promessi sposi]], cap. VII, «Tra il primo pensiero di un'impresa terribile e l'esecuzione di essa (ha detto un barbaro che non era privo d'ingegno) [...]» allusiva ai versi dell'opera shakespiriana ''Julius Caesar'', atto II, scena I: ''Between the acting of a dreadful thing | And the first motion, all the interim is | Like a phantasma or a hideous dream'' (Tra il primo pensiero di un'impresa terribile e la prima azione, tutto ciò che sta in mezzo, è come un fantasma od un odioso sogno). Il Manzoni era un ammiratore di Shakespeare e la battuta è ironicamente rivolta al [[Voltaire]], che aveva definito il grande drammaturgo inglese «''un sauvage avec des ètincelles de génie''» (Un selvaggio con qualche scintilla di genio).</ref> ([[Alessandro Manzoni]], ''[[I promessi sposi]]'')
*Uno è un attore soltanto quando ha dimostrato di saper recitare Shakespeare. ([[Max Reinhardt]])