Giovanni Lindo Ferretti: differenze tra le versioni

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===[[Citazioni]]===
*{{NDR|Su [[Cerreto Alpi]], suo paese natale}} A sud s'affaccia sul mare di Toscana, ci sono giorni rassenerati in cui lo sguardo ne scopre l'arcipelago con la Corsica sulla linea d'orizzonte. A tramonto sta il golfo ligure. A nord l'arco alpino luccica gelido quando l'aria rinfresca e rischiara. Ad est la piana del Po è l'ultima propaggine delle pianure e steppe d'Eurasia. In media valle la [[Pietra di Bismantova]]: ciclopica ara, arcaico altare proteso al Cielo. Su questo crinale, in un piccolo borgo, sono nato e sono tornato a vivere. È un luogo benedetto da Dio ma abbandonato dagli uomini. Il tempo di una generazione e sarà la fine di un lungo racconto dimenticato di cui cominciamo a percepire la mancanza. (p. 13)
*Le [[Cinque Terre]] basta averle viste, camminate una volta, per sapere che il rischio è il loro fascino ed è fondante la loro esistenza. Belle perché al limite, testimonianza di un altro vivere. Non sono nate per essere invase e farsi ammirare, in sicurezza, da frotte di turisti. (pp. 69-70)
*{{NDR|In riferimento all'esondazione del fiume Magra del 2011}} [[Aulla]] è tutt'altra storia: il disastro ha colpito l'area costruita negli ultimi decenni nell'alveo del Magra confidando nel giudizio di esperti che alzano muretti a contenere le piene garantendo una scientifica gestione del bacino. Una scelta economico-politica applaudita e di successo, pur sempre un rischio e per di più precluso alla bellezza. (p. 70)