David Grieco: differenze tra le versioni

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*I migranti non ci dicono soltanto che stanno a male e hanno fame.<br>I migranti ci dicono che ogni giorno affrontano la morte in cerca di un avvenire per i propri figli.<br>I migranti ci dicono che le loro famiglie rappresentano l'unica bussola della loro vita e che questa vita non ha nessuna importanza per loro se non riusciranno a salvare tutta la famiglia.<br>Anche rubando, anche spacciando droga.<br>Come i migranti italiani di 100 o 50 anni fa. Né più né meno.<br>Sono cose che noi potremmo e dovremmo capire molto più dei francesi, degli inglesi, degli spagnoli e dei portoghesi. Il loro è un razzismo vero, ponderato, consolidato e ben dissimulato, perché sono stati per secoli orribili e cinici colonialisti.<br>Questi migranti ci fanno stare male perché ci sbattono in faccia tutti i giorni i valori fondamentali della vita che molti italiani sembrano aver irrimediabilmente perduto.<br>È questo il problema principale, secondo me.
*Ho avuto modo di scoprire, nel tempo, che sono i figli a fare un buon genitore, e non viceversa.
 
{{Int|1=Da ''[http://www.eidoscinema.it/images/archivio/EIDOS_42_Web.pdf Scuro come il petrolio]''|2=Intervista di Lori Falcolini, ''Eidos'', n. 42 - novembre - febbraio 2019}}
*Alcuni anni dopo la morte di Pasolini, io ho improvvisamente scoperto con grande senso di colpa che conoscevo i suoi assassini, ne ero amico, li frequentavo perché avevo la passione per le corse dei cavalli. Loro sapevano del mio rapporto con Pasolini ma non hanno mai nemmeno pensato di nascondersi. Tutto ciò mi ha creato tantissima rabbia ma mi ha anche dato la chiave per una ricostruzione di quel periodo che va oltre ciò che avevamo già ricostruito io, Stefano Maccioni e altri. Adesso, ho fatto nuove scoperte, dolorosissime, potrei fare un altro film ma non lo farò.
*Se qualcuno diceva a Pasolini che aveva la madre in ospedale o che era stato sfrattato, lui si metteva le mani in tasca e dava soldi; se io o Ninetto (Davoli) o Sergio (Citti) gli dicevamo che non era vero, lui rispondeva che non gl'importava. Se anche avesse aiutato una sola persona su cento, gli stava bene così.
*{{NDR|Sugli [[attentati dell'11 settembre 2001]]}} Arrivai a N.Y. due giorni dopo il crollo delle torri, come tutti, perché prima era impossibile. La città era deserta, le persone stavano tappate in casa, si parlava ossessivamente del pericolo dell'anthrax, i parenti dei dispersi ti venivano addosso e ti chiedevano mostrandoti una foto: "L'avete visto? L'avete visto?". E poi c'era il vento che portava un odore spaventoso, come quello del McDonald's più infernale che tu possa immaginare; sentivamo tutti l'odore della carne bruciata. Ti assicuro che era veramente duro.
 
{{Int|1=Da ''[https://www.globalist.it/politics/2019/11/05/perche-la-destra-trionfa-ovunque-2048582.html Perché la Destra trionfa ovunque?]''|2=''Globalist.it'', 5 novembre 2019}}