Italia: differenze tra le versioni

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*Noi qui buttiamo tutte le colpe addosso agli altri. Ma bisogna fare i conti anche col popolo italiano. Siamo noi che li abbiamo eletti questi signori. Sono mica piovuti dalla luna. E allora non accaniamoci soltanto sulla classe politica. Noi siamo un elettorato disposto a ogni sorta di transazione, quando ci fa comodo. ([[Indro Montanelli]])
*Noi italiani, che nel miracolo economico eravamo dentro fino al collo, non parlavamo d'altro; con perplessità, orgoglio, scetticismo, ma soprattutto con speranza, gli uomini della strada; con «moderata» fiducia, gli uomini politici al potere; con cognizione di causa e assoluto ermetismo, gli economisti; con astioso sarcasmo, gli uomini politici all'opposizione; con slancio, ottimismo ed entusiasmo, l'uomo del giorno che era Enrico Mattei, presidente dell'ENI. ([[Alfredo Pigna]])
*Noi Italiani resteremo i nipoti di [[Publio Virgilio Marone|Virgilio]], di [[Publio Cornelio Tacito|Tacito]], di [[Dante Alighieri|Dante]], di [[Niccolò Machiavelli|Machiavelli]], slattati da [[Giacomo Leopardi|Leopardi]], da [[Alessandro Manzoni|Manzoni]], da [[Giuseppe Giusti|Giusti]] non torneremo indietro, né muteremo strada per dar retta ai ciarloni. ([[Ippolito Nievo]])
*Noi italiani siamo come dei nani sulle spalle di un gigante, tutti. E il gigante è la cultura, una cultura antica che ci ha regalato una straordinaria, invisibile capacità di cogliere la complessità delle cose. Articolare i ragionamenti, tessere arte e scienza assieme, e questo è un capitale enorme. E per questa italianità c'è sempre posto a tavola per tutto il resto del mondo. ([[Renzo Piano]])
*Noi non abbiamo, no, la poesia di far l'Italia; noi non abbiamo che la prosa di vederla fatta; ed a questi patti sarebbe meglio che [[Carlo Pepoli|Pepoli]] continuasse a scriver commedie e [[Emilio Visconti Venosta|Visconti]] articoli; il cannone a tacere e [[Alessandro Manzoni|Manzoni]] a parlare. ([[Giuseppe Guerzoni]])