Charles Le Beau: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Charles Le Beau==
*[...] Costantino, snervato dall'effeminatezza, consentiva volentieri a non essere stimato, purché avesse la libertà di abbandonarsi allo stravizzo: la compagnia dei libertini, che componevano la sua corte, lo compensava del disprezzo dei suoi soldati ch'ei non conosceva, ma ai quali era noto; e l'unico sentimento, che gl'inspirave la superiorità di suo fratello, era quello di compiangerlo d'essersi incaricato della pesante soma d'un impero.<ref>Da ''Storia del Basso Impero da Costantino II il Grande fino alla presa di Costantinopoli'', tomo X, parte IV, Bertani, Antonelli e C., Livorno, 1837, [https://archive.org/details/bub_gb_1ebYVCWTsDAC/page/n18/mode/1up libro LXXVI, p. 475].</ref>
 
*{{NDR|[[Andronico II Paleologo]]}} Il suo trasporto per le teologiche discussioni, la parte che vi prese, la cura ch'ebbe di non lasciar isfuggire veruna occasione d'immischiarvisi, lo dimostrano più acconcio ad amministrare una diocesi, che a impugnare lo scettro d'un grande impero.<ref>Da ''Storia del Basso Impero da Costantino II il Grande fino alla presa di Costantinopoli'', tomo XIV, parte III, Bertani, Antonelli e C., Livorno, 1838, [https://archive.org/details/bub_gb_R1TrXnQVRB8C/page/n32/mode/1up libro CII, p. 380].</ref>