Ammiano Marcellino: differenze tra le versioni

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==''Storie''==
===[[Incipit]]===
Dopo i narrati successi di quella insuperabile spedizione<ref>Contro Magnenzio.</ref>, mentre languivano ancora gli animi d'ambe le parti, affievolite dalla varietà delle fatiche e dei pericoli; mentre non era per anco cessato il suonar delle trombe, né s'eran condotti i soldati agli alloggiamenti d'inverno; la procellosa fortuna, infuriando, suscitò altre tempeste nella Repubblica, per le molte e crudeli scelleratezze di Gallo Cesare: il quale trovatosi inopinatamente elevato, sul cominciare della sua gioventù, dall'ultimo squallore delle miserie<ref>È noto che Gallo e Giuliano furon tenuti da Costanzo, mentr'erano giovanetti, in una prigionia da schiavi. Gallo poi avea venticinque anni quando fu sollevato al grado di Cesare.</ref> alla principesca grandezza, trapassando i termini della commessagli potestà, ogni suo fatto bruttava con eccessiva ferocia.
 
===Citazioni===
*La perfetta [[verità]] è sempre semplice.<ref group="fonte">Citato in ''5000 Proverbi e Motti latini'', p. 615</ref> ([[Costanzo II]]: XIV, cap. 10, par. 13)
:''Veritatis absolutio semper est simplex.''
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*Il [[Serapeo di Alessandria|Serapeo]], il cui splendore è tale che le semplici parole possono solamente sminuirlo, è talmente ornato di grandi sale colonnate, di statue che sembrano vive e tanta moltitudine di altre opere, che niente altro, eccetto il Campidoglio, simbolo dell'eternità della venerabile [[Roma]], può essere considerato più fastoso al mondo. (XXII, cap. 16, par. 12)
:[...] ''Serapeum, quod licet minuatur exilitate verborum, atriis tamen columnariis amplissimis et spirantibus signorum figmentis et reliqua operum multitudine ita est exornatum, ut post Capitolium, quo se venerabilis Roma in aeternum attollit, nihil orbis terrarum ambitiosius cernat.''
 
===[[Explicit]]===
Queste cose sono venuto narrando secondo le mie forze e per quanto poteva un uomo vissuto fra l'armi e greco di nazione, cominciando dal principato di Nerva sino alla morte di Valente; e facendo professione di verità non ho mai osato (così mi pare) corromperla di mia saputa né col silenzio né colla bugia. Scrivano il resto uomini più abili, fiorenti di età e di dottrina: i quali pigliando (se vogliono) cotale incarico, esercitino per mio consiglio la lingua a più nobile stile.
 
==Note==