Lettera agli Efesini: differenze tra le versioni

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*Vi prego quindi di non perdervi d'animo per le mie tribolazioni per voi; sono gloria vostra. Per questo, dico, io piego le ginocchia davanti al [[Dio Padre|Padre]], dal quale ogni paternità nei cieli e sulla terra prende nome, perché vi conceda, secondo la ricchezza della sua gloria, di essere potentemente rafforzati dal suo Spirito nell'uomo interiore. (3, 13 – 16)
*[...] dovete deporre l'uomo vecchio con la condotta di prima, l'uomo che si corrompe dietro le passioni ingannatrici e dovete rinnovarvi nello spirito della vostra mente e rivestire l'uomo nuovo, creato secondo Dio nella giustizia e nella santità vera. (4, 22 – 24)
*Nell'[[ira]], non peccate; non tramonti il sole sopra la vostra ira [...]. (4, 26)
*Quanto alla [[fornicazione]] e a ogni specie di impurità o cupidigia, neppure se ne parli tra voi, come si addice a santi; lo stesso si dica per le volgarità, insulsaggini, trivialità: cose tutte sconvenienti. Si rendano invece azioni di grazie! Perché, sappiatelo bene, nessun fornicatore, o impuro, o avaro – che è roba da idolàtri – avrà parte al regno di Cristo e di Dio. (5, 3 – 5)
*Se un tempo eravate [[luce e oscurità|tenebra]], ora siete [[luce]] nel Signore. Comportatevi perciò come i figli della luce; il frutto della luce consiste in ogni bontà, giustizia e verità. Cercate ciò che è gradito al Signore, e non partecipate alle opere infruttuose delle tenebre, ma piuttosto condannatele apertamente, poiché di quanto viene fatto da costoro in segreto è vergognoso perfino parlare. Tutte queste cose che vengono apertamente condannate sono rivelate dalla luce, perché tutto quello che si manifesta è luce. (5, 8 – 13)
*Non siate perciò inconsiderati, ma sappiate comprendere la [[volontà di Dio]]. E non [[ubriachezza|ubriacatevi]] di [[vino]], il quale porta alla sfrenatezza, ma siate ricolmi dello Spirito, intrattenendovi a vicenda con salmi, inni, cantici spirituali [...]. (5, 17 – 19)