Ikkyū Sōjun: differenze tra le versioni

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*Ikkyu, il maestro Zen, era molto intelligente anche da bambino. Il suo insegnante aveva una preziosa tazza da tè, un oggetto antico e raro. Sfortunatamente Ikkyu ruppe questa tazza e ne fu molto imbarazzato. Sentendo i passi dell'insegnante, nascose i cocci della tazza dietro la schiena. Quando comparve il maestro, Ikkyu gli domandò: "Perché la gente deve morire?". "Questo è naturale" spiegò il vecchio. "Ogni cosa deve morire e deve vivere per il tempo che le è destinato." Ikkyu, mostrando la tazza rotta, disse: "Per la tua tazza era venuto il [[tempo]] di morire". (da ''101 storie Zen'')
*Subito prima che Ninakawa morisse, gli fece visita il maestro di Zen Ikkyu. "Devo farti da guida?" domandò Ikkyu. Ninakawa rispose: "Sono venuto qui da solo e da solo me ne vado. Che aiuto potresti darmi?" Ikkyu rispose: "Se credi veramente che vieni e che vai, questo è il tuo errore. Lascia che ti mostri il sentiero dove non si viene e non si va". Con queste parole Ikkyu aveva rivelato il sentiero con tanta chiarezza che Ninakawa sorrise e spirò. (da ''101 storie Zen'')
*''Quando, così come sono, | bianche gocce di rugiada si raccolgono | su rosse [[foglia|foglie]] d'[[acero]], | contempla le perle scarlatte!'' (da ''Vuoto in forma''<ref>Citato in ''Piccolo beviario zen'', a cura di David Schiller, traduzione di Francesco Saba Sardi, Sonzogno, p. 211. ISBN 8845407187</ref>)
 
==Note==
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==Bibliografia==
*AA.VV., ''101 storie Zen'', Adelphi 1973. A cura di Nyogen Senzaki e Paul Reps. ISBN 8845901602
 
==Altri progetti==