Ismail Kadare: differenze tra le versioni

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*L'Europa è caratterizzata fin dalle sue origini da una unione di nazioni e non dal loro annullamento. Non c'è un'Europa astratta, generale. Non c'è un'Europa come la raccomandava la dottrina comunista: «comunisti in primo luogo; sovietici, lituani, georgiani o armeni poi», come si diceva nelle nazioni dell'Unione Sovietica. No, l'Europa si costituisce come un'Europa delle nazioni, e non attraverso la cancellazione delle identità. Di conseguenza non c'è motivo d'inquietarsi se l'identità albanese, in quanto identità fondamentale nei Balcani, è altrettanto forte dell'identità greca o slava del sud.
*Sembrerebbe che gli occidentali disdegnino un poco la povertà degli albanesi. Ma di chi è la colpa? La difficoltà a recarsi in Occidente non è appannaggio esclusivo degli albanesi, è altrettanto vera per un certo numero di Paesi.
 
{{Int|Da [https://www.albanianews.it/notizie/europe/2728-kadare-europa-unico-stato-naturale-dell-albania ''Kadare: Europa, l’unico stato naturale dell’Albania'']|Conversazione con Ettore Sequ, ''Albanianews.it'', 9 ottobre 2012}}
*Per molti secoli consecutivi l’Europa divenne talmente estranea ai Balcani che sembrava ci fosse stata una fossa tettonica a dividerle. In realtà non si mossero né i Balcani, né tanto meno l’Europa. Ma la distanza interiore mentale e spirituale era tale da creare quel paradosso [...]. Nel XX secolo, come se non bastasse la vecchia lontananza, il Comunismo albanese diede vita ad un nuovo distacco. L’Europa divenne "imperialista", uno spazio proibito, doppiamente distante, altamente ostile. Noi ora usiamo spesso l’espressione: “ Ritorno in Europa” come se si trattasse di un viaggio verso il vecchio continente che abbiamo abbandonato e che ci aspetta. Il dramma è stato talmente grave che oggi si fa fatica a credere che siamo diventati non europei, o meglio ci siamo dis-europeizzati, ma non in seguito a un trasferimento o a una deportazione altrove, ma proprio lì dove siamo sempre stati, nel bel mezzo dell’Europa. Proprio lì ci siamo separati da essa, circondati da fili spinati, come degli esseri maledetti.
*La nascita dell’Europa Unita, se per i vecchi europei era una buona notizia, lo è stato il doppio per noi altri, che l’avevamo perduta. Per noi l’Europa, prima ancora di essere un lusso, un’ascesa verso il progresso, una perfezione, è una necessità. Una vita mancata. Per gli albanesi, il popolo più isolato del continente, è stato qualcosa in più: un focolare. Potrebbe suonare come patetico, ma non lo è. Per un popolo senza famiglia, il ritrovamento di quest’ultima costituisce un ingresso in una fase completamente nuova dell’esistenza. In altre parole, per la prima volta negli ultimi 600 anni l’Albania si prepara ad entrare nel continente senza la propria solitudine.
*Il pregiudizio che i balcanici non possano mai diventare europei è abbastanza diffuso nella penisola. Non bisogna dimenticare che l’occupazione di un impero multinazionale, qual’ è stato quello ottomano, aveva come scopo permanente quello di generare la sfiducia delle nazioni in se stesse. In fondo, la fiducia in se stessi diventa parte della libertà in casi come questo. Esso sarà di grande aiuto affinché i valori e gli standard europei, di cui oggi si parla ampiamente, si riflettano con maggior efficienza a noi.
*Io personalmente non mi vergogno di essere balcanico. Naturalmente non ne vado fiero. È riconosciuto ormai che questa è la penisola più problematica del continente. Ma è anche una delle regioni più ricche di ricordi, di saggezza e al contempo di follia. Nel frattempo questa è la parte di terra che ci è toccata, per cui è nostro dovere seguire l’unica via che ci è concessa ossia quella della pacifica convivenza. L’armonia fra i popoli della penisola non richiede una filosofia per essere giustificata. È semplicemente una via che conduce alla vita e non al suo contrario.
*Si usa spesso dire che ogni popolo risolve da sé i propri problemi, ma per quanto possa suonare bene, non è del tutto vero. Ad esempio non conosco nessun popolo che sia riuscito a battere da solo il fascismo, tanto meno il comunismo, senza un intreccio di circostanze globali.
 
{{Int|Da [https://www.albanianews.it/notizie/albania/1379-intervista-ismail-kadare ''"Kadare: ho lasciato l'Albania per far sapere le menzogne del regime"'']|Intervista di Mimoza Cika, pubblicato il 20 settembre 2010 nella edizione albanese on-line di Deutsche Welle; riportato in ''Albanianews.it'', 4 ottobre 2010}}