Frankenstein o il moderno Prometeo: differenze tra le versioni

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===Maghelli===
"L'amaro veleno del rimorso non smetterà di scorrere nelle mie vene finché avrò vita. Ma presto", gridò con malinconico e solenne entusiasmo, "morirò e ciò che provo adesso si dissolverà. Tra non molto queste pene brucianti saranno spente. Salirò sul mio rogo funebre ed esulterò nell'agonia delle fiamme. La luce di quella deflagrazione svanirà e il vento spargerà le mie ceneri sul mare. Solo allora, il mio spirito riposerà in pace, o, se manterrà la facoltà di pensare, vedrà le cose diversamente. Addio!".<br>Detto questo, balzò dalla finestra della cabina sulla zattera di ghiaccio accostata alla nave e portato via dai flutti, si perse nel buio.
 
==Citazioni su ''Frankenstein o il moderno Prometeo''==
===[[Muriel Spark]]===
*Credo che il maggior difetto di ''Frankenstein'' non risieda nella sua costruzione, ma nella caratterizzazione dei personaggi. D'altra parte, ritengo che la sua forza si riveli soprattutto nello sviluppo e nella descrizione dei due protagonisti, Frankenstein e il Mostro. Si tratta però di figure così complementari, così intrecciate, e per così tanti aspetti facce della stessa personalità, da non raggiungere una forte caratterizzazione, in quanto questa richiede un'interazione positiva fra temperamenti diversi. Ma all'interno di questi limiti, concentrandosi intenzionalmente sulle sue due figure principali, Mary Shelley compì un'impresa di ritrattistica individuale che non fu in grado di ripetere.
*''Frankenstein'' è il migliore romanzo di Mary Shelley, perché, quando era così giovane, non era ancora, per così dire, ben in confidenza con la sua stessa mente. Più crebbe la sua autoconsapevolezza – e Mary era eccezionalmente introspettiva –, più il suo lavoro soffrì per ragioni che erano l'opposto delle sue intenzioni; e quello che spesso rovinerà i suoi lavori successivi sarà la loro estrema franchezza. Mary arrivò a capire ogni frase che scriveva e a non scrivere niente che non le fosse chiaro. In ''Frankenstein'', comunque, è la parola implicita a dare forza al soggetto.
*Possiamo [...] guardare questo romanzo sia come l'espressione più alta del romanzo gotico, sia come l'ultimo del genere: pur dovendo ancora nascere molti altri lavori della scuola di Radcliffe, il loro colpo mortale era scoccato, i loro misteri risolti dall'indagine razionale di ''Frankenstein''.
 
==Adattamenti==