Negramaro: differenze tra le versioni

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*Ci siamo resi conto di quanto ci abbiano fatto bene le centinaia di concerti di questi anni. Adesso sappiamo che anche con strumenti di fortuna, potremo sempre trovare il modo per emozionare innanzitutto noi stessi. Abbiamo riscoperto di essere sei grandi amici che condividono la stessa passione. E abbiamo provato una sensazione che credevamo di aver dimenticato: quella di riuscire a conquistare un pubblico nuovo con le nostre canzoni.<ref>Dall'intervista di Corrado Minervini, ''[http://www.rockstar.it/rivista/2006/e_negramaro.htm rockstar.it]'', 2006.</ref>
*È fantastico quello che ci sta succedendo e cerchiamo di fare la nostra strada secondo quello che ci sentiamo di fare; siamo arrivati a fare questo, una cosa che per noi è importante, e abbiamo voglia di farla, senza precluderci nulla.<ref name=Linea>Danilo Tasco: dall'intervista a ''[http://www.lineamusica.it/index.php?sessione=&Idnews=1043&min=0&action=SHOW&ordina=TIME&direction=DESC&nomelink=news.php&Idcat=26 Linea Musica]'', ''http://www.lineamusica.it'', giugno 2006.</ref>
*Il primo passo per fare questo mestiere, quello veramente più difficile, che viene prima di tutto il resto, prima di ogni sovrastruttura, è emozionarsi. Piangere o sorridere per un testo o una melodia. Subito dopo viene il confronto con la gente. [...] Ogni incontro con il pubblico offre nuovi stimoli; ogni nuova esperienza insegna qualcosa; il palco, qualunque palco, permette di inserire un piccolo tassello in più alla propria capacità di dire qualcosa che arrivi davvero agli altri. Solo dopo aver scoperto come emozionarsi e aver sperimentato la risposta fisica del pubblico, arriva il momento della costruzione di un linguaggio, che per un musicista significa trovare un proprio suono.<ref>CitatoNegramaro, ''Primo, emozionarsi''; in ''Gaber, Giorgio, il Signor G. Raccontato da intellettuali, amici, artisti'', a cura di Andrea Pedrinelli, Kowalski, Milano, 2008, pp. 103-104. ISBN 978-88-7496-754-4</ref>
*Il rock è un vestito che si va a dare ad una canzone che può funzionare anche semplicemente con chitarra e voce o con un pianoforte ed una voce. Basta avere questi due e si ha il rock.<ref name=Linea/>
*L'impressione che ho guardando la TV in Italia e confrontandola anche con quella di altri paesi è che ci sia un appiattimento generale. Una sorta di mancanza di idee. Per trovare la qualità in televisione bisogna ricercarla e non sempre si riesce nell'intento. Essendo un mezzo importante, lo è stato anche per i Negramaro, bisognerebbe farne un migliore utilizzo. Come specchio della società credo che la responsabilità sulla qualità dell'offerta televisiva non sia univoca. TV e pubblico è come se si influenzassero a vicenda. La TV per fare audience deve seguire i gusti degli spettatori. Quindi possiamo dire che abbiamo la televisione che ci meritiamo.<ref>Dall'intervista a ''[http://gingergeneration.it/n/intervista-ai-negramaro-246-n.htm Ginger Generation]'', ''http://gingergeneration.it'', 21 gennaio 2008.</ref>