Daci: differenze tra le versioni

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==Citazioni==
*Già Erodoto chiamava i nostri progenitori: "I Daci immortali". I nostri antenati getotraci avevano per fede, già prima del cristianesimo, l'immortalità e l'indistruttibilità dell'anima, ciò che prova il loro orientamento verso la spiritualità. La colonizzazione romana ha aggiunto a questo elemento lo spirito romano di organizzazione e di forma. Tutti i secoli successivi hanno fatto miserabile e disgregato il nostro popolo: ma come anche in un cavallo malato e frustro si può riconoscere la nobiltà della sua razza, così anche in ciò che ieri e oggi è il popolo romeno si possono riconoscere gli elementi latenti di questa doppia eredità. ([[Corneliu Zelea Codreanu]])
*I Daci che si stendevano dal Dniester sino alla Boemia appaiono a poco a poco come gli antenati dell'Occidente e come i precursori europei del Dio unico. Furono romanizzati e cristianizzati senza resistenza, perché erano i generatori dei loro conquistatori. Noi siamo là da sempre. È la nobiltà del contadino del [[Danubio]], colui che diede [[Pan]] ai greci, il Dio di cui una voce annunciò la morte nel momento in cui [[Gesù]] spirava sulla croce e nasceva nelle anime nostre. [...] Quando la storia dei Daci sarà conosciuta bene come quella di [[Atene (città antica)|Atene]] o di [[Roma (città antica)|Roma]], l'Occidente troverà in essa un nuovo fondamento, il più antico e il più vicino, quello che giustificherà la sua evoluzione verso un futuro instancabilmente attuale. E che non farà paura a nessuno. ([[Vintilă Horia]])