Alain Prost: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Alain Prost==
*{{NDR|Sulle emozioni che si provano in una monoposto}} Adrenalina pura, scarichi violenti, paura, eccitazione, riflessi sotto vuoto spinto, difficoltà continue.<ref name=ali>Citato in Fausto Narducci e Pierlangelo Molinaro, ''[http://archiviostorico.gazzetta.it/1999/novembre/21/Tutti_piedi_secolo_Ali_Opera_ga_0_9911218051.shtml Tutti in piedi: è il secolo di Alì. L'Opera di Vienna ammutolisce, poi un sussurro: «È il premio più bello»]'', ''La Gazzetta dello Sport'', 21 novembre 1999.</ref>
*Corro per me stesso e per la Renault, non per la Francia perché la Francia non ha mai corso per me.<ref name=L>Citato in [[Marco Pastonesi]] e Giorgio Terruzzi, ''Palla lunga e pedalare'', Dalai Editore, 1992, p. 50, ISBN 88-8598-826-2.</ref>
*Il mio sport è molto pericoloso, bisogna avere fortuna, purtroppo ho perso degli amici, l'ultimo [[Ayrton Senna]].<ref name=ali/>
*Mi ripeto spesso una cosa: vengo da Saint-Chamond, un piccolo paese della Loira, i miei genitori non avevano soldi. Ho fatto tutto da solo. Non avevo un manager, gestivo da solo i miei contratti. Ero piccolo, con un naso storto e i capelli ricci. E rimango un quattro volte campione del mondo con 51 vittorie. A volte ho vinto dei Gran Premi con macchine che qualsiasi pilota avrebbe portato al primo posto. Ma altre volte sono arrivato quarto dopo aver fatto una delle migliori gare della mia vita. Ma nessuno l'ha visto.<ref name=Barretta>CitatoDa un'intervista a ''Le Figaro''; citato in Valerio Barretta, [https://www.formulapassion.it/motorsport/formula-1/prost-sottovalutato-pago-mia-normalita-alain-professore-lauda-hamilton-schumacher-fangio-senna-558566.html?mod#comments ''Prost: "Sono sottovalutato, pago la mia normalità"''], ''formulapassionFormulapassion.it'', 5 aprile 2021.</ref>
*{{NDR|Parlando della morte di Senna}} Mi sentii come se avessi lasciato la Formula 1 un'altra volta. Dopo non ho mai più visto il nostro sport nella stessa maniera. Fu qualcosa di enorme, di incredibile. Ci penso sovente. Sono passati tanti anni e mi accorgo che io e Ayrton manteniamo la stessa popolarità. Perché nelle nostre sfide abbiamo scritto alcune delle più belle pagine di questo sport. [...] È stata una perdita irreparabile, che fa ancora male. Non si può dimenticare. Adesso, a parte l'anniversario di questi giorni, si cerca di non parlarne molto. Ma il pensiero resta.<ref>Dall'intervista di Cristiano Chiavegato a ''La Stampa''; citato in Luca Ferrari, ''[http://www.formulapassion.it/2014/04/f1-prost-su-senna-e-stata-una-perdita-irreparabile-fa-ancora-male/ Prost su Senna: "È stata una perdita irreparabile, fa ancora male"]'', ''Formulapassion.it'', 27 aprile 2014.</ref>
*Senna dice che crede in Dio... Probabilmente è tanto convinto da pensare di essere immortale, altrimenti non farebbe quello che fa.<ref name=L/>
*Sono 40 anni che mi chiedono chi sia il migliore pilota di sempre! [...] Innegabilmente, però, sono sottovalutato. Mi sono spesso chiesto il perché. Sono l'unico pilota che ha vinto più campionati del mondo e nonostante questo ha accettato di stare con un compagno di squadra il più possibile, a volte anche sostenendolo. Questo è stato il caso di Ayrton Senna. Ho quasi chiesto che venisse ingaggiato dalla McLaren. Non ho mai avuto un contratto da primo pilota. Forse questo ha funzionato contro di me. Era la rivalità con Ayrton il problema? È difficile saperlo. Alla fine, credo di essere stato un ragazzo troppo normale. Ed essere normali non vende bene.<ref name=Barretta/>