Klaus Kinski: differenze tra le versioni

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*Quando interpreto un personaggio, anche se è la persona più spregevole del mondo, divento lui per tutta la durata del film. (dichiarazione del 1979)
:''When I play a character, even if he's the most despicable person in the world, I become him for the duration of the production''<ref name=James>{{en}} Citato da Caryn James nel Necrologio sul ''New York Times'', ''[https://www.nytimes.com/1991/11/27/movies/klaus-kinski-65-actor-known-for-his-portraits-of-the-obsessed.html Klaus Kinski, 65, Actor Known For His Portraits of the Obsessed]'', ''nytimes.com'', 27 novembre 1991.</ref>
 
{{Int|Da ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/05/12/klaus-kinski-nessuno-da-ordini.html A Klaus Kinski nessuno da' ordini]''|Conferenza stampa a Roma come ospite d'onore della quinta edizione del Festival di Fantascienza, ''La repubblica'', 12 maggio 1985}}
*Certo che ho rifiutato di lavorare con Ken Russell, con Spielberg, con Fellini... Sì, anche con Fellini, lui mi piace ma io voglio tanti soldi, perchè lui prende tanti soldi. Ma non sempre rifiuto per soldi, altre volte per impazienza, perché non mi va di andare nel paese dove si dovrebbe girare, perchè un regista vuole subito impormi qualcosa che non è mio, che non mi appartiene.
*Perché rispondere a uno che ti chiede le ragioni che ti fanno scegliere un film? È come chiedere perchè uno va a fare la pipì...
*Nessuno deve dirmi niente, neanche a scuola. Non volevo che i professori mi imponessero qualcosa, io volevo solo imparare. Infatti hanno detto che ero un criminale, fin da bambino. Figuriamoci se accetto ordini da un regista. Perchè dovrei? Uno è regista perchè? Perchè lo dice il passaporto? Poi dipende da come ti dicono le cose. Perché dovrebbero prendermi per un braccio? Se lo fanno, io reagisco subito, anche con un pugno, certo
*Il teatro non mi piace, perchè ti prende troppo, è come un vampiro. Avevo un progetto con Roman Polanski, ma avremmo dovuto stare sei mesi a New York. Come si può vivere a New York? Attraversare una strada di New York o di Parigi è pericoloso, è duro. Non è dura la giungla. La faccia senza sorriso della gente, i bambini del Nicaragua con un fucile a spalla a dieci anni, queste sono cose dure.
 
{{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,1/articleid,1355_02_1986_0237_0019_19541399/ Klaus Kinski, un vampiro sulla laguna per il secondo Nosferatu]''|Intervista di Lamberto Antonelli, ''La stampa'', 5 settembre 1986}}