Stephen Hawking: differenze tra le versioni

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*C'è una fondamentale differenza tra la [[scienza e religione|religione]], che è basata sull'autorità, e la [[scienza e religione|scienza]], che è basata su osservazione e ragionamento. E la [[scienza]] vincerà perché funziona.<ref>Citato in Enrico Franceschini, ''[http://www.repubblica.it/scienze/2010/09/03/news/hawking_universo-6721699/ Hawking: "Non fu Dio a creare l'universo"]'', ''Repubblica.it'', 3 settembre 2010.</ref>
*Come si spiega dunque la mancanza di visitatori [[extraterrestri]]? È possibile che là, tra le stelle, vi sia una specie progredita che sa che esistiamo, ma ci lascia cuocere nel nostro brodo primitivo. Però è difficile che abbia tanti riguardi verso una forma di vita inferiore: forse che noi ci preoccupiamo di quanti insetti o lombrichi schiacciamo sotto i piedi? Una spiegazione più plausibile è che vi siano scarsissime probabilità che la vita si sviluppi su altri pianeti o che, sviluppatasi, diventi intelligente. Poiché ci definiamo intelligenti, anche se forse con motivi poco fondati, noi tentiamo di considerare l'intelligenza una conseguenza inevitabile dell'evoluzione, invece è discutibile che sia così. I [[batterio|batteri]] se la cavano benissimo senza e ci sopravviveranno se la nostra cosiddetta intelligenza ci indurrà ad autodistruggerci in una [[guerra nucleare]]. [...] Lo scenario futuro non somiglierà a quello consolante definito da ''[[Star Trek]]'', di un universo popolato da molte specie di umanoidi, con una scienza e una tecnologia avanzate ma fondamentalmente statiche. Credo che invece saremo soli e che incrementeremo molto, e molto in fretta, la complessità biologica ed elettronica.<ref>Da ''L'universo in un guscio di noce''.</ref>
*Come suggerisce il nome {{NDR|[[Ponte di Einstein-Rosen|cunicolo spazio-temporale]]}}, si tratta di un piccolo cunicolo dello spazio-tempo che può collegare due regioni quasi piatte molto distanti l'una dall'altra. È un po' come trovarsi alla base di un'alta catena montuosa. Per arrivare dall'altra parte, normalmente bisogna fare prima molta strada in salita e quindi ridiscendere a valle. Ciò non sarebbe però necessario nel caso ci fosse un tunnel scavato orizzontalmente da una parte all'altra della montagna, attraverso la roccia. Analogamente possiamo immaginare di creare (o di scoprire) un tunnel spazio-temporale che vada dai pressi del nostro sistema solare fino a Proxima Centauri. Anche se nello spazio ordinario la distanza che separa la Terra da Proxima Centauri è di circa 40 milioni di milioni di chilometri, attraverso questo tunnel la distanza da percorrere potrebbe essere di solo qualche milione di chilometri.<ref>Da ''La grande storia del tempo'', BUR Scienza, Milano, 2008<sup>3</sup>, cap. X, p. 133.</ref>
*Con l'ingegneria genetica potremo [...] migliorare il genere umano.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro dell'ecologia'', traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2019, p. 37. ISBN 9788858024362</ref>
*Considero il [[cervello]] come un [[computer]] che smetterà di funzionare quando i suoi componenti si guastano. Non c'è [[paradiso]] né aldilà per i computer rotti. È una fiaba per persone che hanno paura del buio.
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*Per quanto difficile possa essere la vita, c'è sempre qualcosa che è possibile fare. Guardate le stelle invece dei vostri piedi.<ref>Citato in Elena Dusi, ''[http://www.repubblica.it/scienze/2012/01/08/news/hawking_70_anni-27776929/ Tanti auguri, prof Hawking ma alla festa dei 70 non c'è]'' ''Repubblica.it'', 8 gennaio 2011.</ref>
*Possiamo dire che il tempo ha avuto inizio con il Big Bang, nel senso che semplicemente il tempo precedente non era definito.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della filosofia'', traduzione di Daniele Ballarini e Anna Carbone, Gribaudo, 2018, p. 95. ISBN 9788858014165</ref>
*[...] se è davvero possibile viaggiare nel passato, perché nessuno è mai tornato dal futuro per insegnarci come si fa?<ref>Da ''La grande storia del tempo'', BUR Scienza, Milano, 2008<sup>3</sup>, cap. X, p. 138.</ref>
*Se le macchine finiranno per produrre tutto quello di cui abbiamo bisogno, il risultato dipenderà da come le cose verranno distribuite. Tutti potranno godere di una vita serena nel tempo libero, se la ricchezza prodotta dalla macchina verrà condivisa, o la maggior parte delle persone si ritroveranno miseramente in povertà se la lobby dei proprietari delle macchine si batteranno contro la redistribuzione della ricchezza. Finora, la tendenza sembra essere verso la seconda opzione, con la tecnologia che sta creando crescente disuguaglianza.
:''If machines produce everything we need, the outcome will depend on how things are distributed. Everyone can enjoy a life of luxurious leisure if the machine-produced wealth is shared, or most people can end up miserably poor if the machine-owners successfully lobby against wealth redistribution. So far, the trend seems to be toward the second option, with technology driving ever-increasing inequality.''<ref>{{en}} Da una risposta ad una domanda su ''Reddit''; visibile in ''[https://www.reddit.com/r/science/comments/3nyn5i/science_ama_series_stephen_hawking_ama_answers/cvsdmkv/ Science AMA Series: Stephen Hawking AMA Answers!]'', ''Reddit.com'', 8 ottobre 2015. Citato in Alexander C. Kaufman, ''[https://www.huffingtonpost.com/entry/stephen-hawking-capitalism-robots_us_5616c20ce4b0dbb8000d9f15 Stephen Hawking Says We Should Really Be Scared Of Capitalism, Not Robots]'', ''HuffingtonPost.it'', 10 agosto 2015.</ref>
*Una delle proprietà rivoluzionarie della [[meccanica quantistica]] è data dal fatto che essa non predice un singolo risultato ben definito per una determinata osservazione: predice invece un certo numero di diversi esiti possibili, indicando la probabilità di ciascuno di essi.<ref>Da ''La grande storia del tempo'', BUR Scienza, Milano, 2008<sup>3</sup>, cap. IX, p. 111.</ref>
 
==''Dal big bang ai buchi neri''==
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*Qualsiasi teoria [[fisica]] è sempre provvisoria, nel senso che è solo un'ipotesi: una teoria fisica non può cioè mai venire provata.
*Viviamo in un mondo che ci disorienta con la sua complessità. Vogliamo comprendere ciò che vediamo attorno a noi e chiederci: Qual è la natura dell'universo? Qual è il nostro posto in esso? Da che cosa ha avuto origine l'universo e da dove veniamo noi? [...] quand'anche ci fosse una sola [[teoria del tutto|teoria unificata]] possibile, essa sarebbe solo un insieme di regole e di equazioni. Che cos'è che infonde vita nelle [[equazione|equazioni]] e che costruisce un universo che possa essere descritto da esse? L'approccio consueto della scienza, consistente nel costruire un modello matematico, non può rispondere alle domande del perché dovrebbe esserci un universo reale descrivibile da quel modello. Perché l'universo si dà la pena di esistere? [...] Se però perverremo a scoprire una teoria completa, essa dovrebbe essere col tempo comprensibile a tutti nei suoi principi generali, e non solo a pochi scienziati. Noi tutti – filosofi, scienziati e gente comune – dovremmo allora essere in grado di partecipare alla discussione del problema del perché noi e l'universo esistiamo. Se riusciremo a trovare la risposta a questa domanda, decreteremo il trionfo definitivo della ragione umana: giacché allora conosceremmo la mente di Dio.
 
==''La grande storia del tempo''==
*Una delle proprietà rivoluzionarie della [[meccanica quantistica]] è data dal fatto che essa non predice un singolo risultato ben definito per una determinata osservazione: predice invece un certo numero di diversi esiti possibili, indicando la probabilità di ciascuno di essi.<ref>Da ''La grande storia del tempo'', BUR Scienza, Milano, 2008<sup>3</sup>, (cap. IX, p. 111.</ref>)
*Come suggerisce il nome {{NDR|[[Ponte di Einstein-Rosen|cunicolo spazio-temporale]]}}, si tratta di un piccolo cunicolo dello spazio-tempo che può collegare due regioni quasi piatte molto distanti l'una dall'altra. È un po' come trovarsi alla base di un'alta catena montuosa. Per arrivare dall'altra parte, normalmente bisogna fare prima molta strada in salita e quindi ridiscendere a valle. Ciò non sarebbe però necessario nel caso ci fosse un tunnel scavato orizzontalmente da una parte all'altra della montagna, attraverso la roccia. Analogamente possiamo immaginare di creare (o di scoprire) un tunnel spazio-temporale che vada dai pressi del nostro sistema solare fino a Proxima Centauri. Anche se nello spazio ordinario la distanza che separa la Terra da Proxima Centauri è di circa 40 milioni di milioni di chilometri, attraverso questo tunnel la distanza da percorrere potrebbe essere di solo qualche milione di chilometri.<ref>Da ''La grande storia del tempo'', BUR Scienza, Milano, 2008<sup>3</sup>, (cap. X, p. 133.</ref>)
*[...] se è davvero possibile viaggiare nel passato, perché nessuno è mai tornato dal futuro per insegnarci come si fa?<ref>Da ''La grande storia del tempo'', BUR Scienza, Milano, 2008<sup>3</sup>, (cap. X, p. 138.</ref>)
 
==[[Incipit]] di ''Buchi neri e universi neonati''==
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*Stephen W. Hawking, ''Dal Big Bang ai buchi neri. {{small|Breve storia del tempo}}'' (''A Brief History of Time''), traduzione di Libero Sosio, Rizzoli, 1990.
*Stephen W. Hawking, ''L'universo in un guscio di noce'' (''The Universe in a Nutshell''), traduzione di Paolo Siena, BUR, 2001.
*Stephen Hawking, ''La grande storia del tempo'', BUR Scienza, Milano, 2008<sup>3</sup>.
 
==Voci correlate==