Enrico Ruggeri: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Enrico Ruggeri==
*Ero al liceo, in una delle mille assemblee che si facevano in quegli anni. All'improvviso entrarono dei "compagni" che urlarono alla platea che finalmente era stato giustiziato il [[Omicidio Calabresi|Commissariocommissario Calabresi]]. Tutta la palestra esplose in un applauso. Mai come in quel momento fui felice ed orgoglioso di non essere di sinistra.<ref>Dal filmato di un concerto a Milano, ''TG2 Dossier'', 9 agosto 2008.</ref>
*{{NDR|Riferendosi a [[Giorgio Gaber]]}} Forse solo con lui è accaduto per la prima volta che le persone abituate ad andare normalmente a [[teatro]], il pubblico che potremmo definire colto, si sia trovato ad andarvi per un cantante. E non per divertirsi con un cantante, ma addirittura per riflettere con un cantante. Gaber è stato dunque un cantautore che, foss'anche solo per questo, si può dire abbia sicuramente tracciato un percorso decisivo all'interno della nostra storia. Un percorso che poi in molti abbiamo seguito, proponendoci a teatro per fare comunque musica, ma cercando anche di esprimere concetti. Senza più paure.<ref>Citato in Pedrinelli, p. 118.</ref>
*Fra il 1970 e il 1985 non ho mai ascoltato una canzone italiana, perché i miei gusti erano altrove. Sono partito con il [[punk]] e guardavo ad artisti come [[David Bowie]] o i [[Queen]]. In un certo senso, potrei dire che i cantautori italiani li ho scoperti quando io stesso ero ormai diventato un cantautore.<ref>Citato in Pedrinelli, p. 117.</ref>
*Ho passato la vita a raccontare le storie degli altri, evidenziandone l'aspetto poetico e quello spettacolare. Questa volta il soggetto sono io: questo è un album concept autobiografico. Il protagonista è un uomo (un ragazzo? un bambino?) che da tanti anni vive una vita particolare, fatta di concerti, viaggi, amici, donne e incontri, tutti condizionati da un ruolo meravigliosamente ingombrante. I lividi che mi sono rimasti si confondono con il trucco: questo sono, questo devo e voglio essere, pronto a trasformare la mia storia nel mio inevitabile show. Il mio Rock show.(Discorso su ''Rock show'' tratto dal sito del suo fan-club ufficiale e trovabile su YouTube)
*Si tratta di una gratificazione immensa. È questo un tipo di consacrazione a cui tutti noi teniamo moltissimo, perché [[Mina (cantante)|Mina]] rappresenta un pezzo di storia che va ben oltre l'oggetto discografico. Per me è stato come un regalo inatteso: credo che la sua attenzione sia caduta su ''Il portiere di notte'' perché quella è tra le mie canzoni una delle più teatrali, non a senso unico, che si presta a una rilettura che dia spazio all'immaginazione. E la versione che ne dà Mina è, come sempre le accade, filtrata dalla sua sensibilità, dalla sua emotività, che abbinate alla voce forniscono una forma inimitabile".<ref>Citato in Enzo Gentile, ''Parlano Enrico Ruggeri, Ricky Gianco, Roby Facchinetti, Ivano Fossati'', ''Tuttolibri'', 5 novembre 1988.</ref>
 
==Citazioni tratte da canzoni==