Oriente: differenze tra le versioni

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*L'Oriente «misterioso» ha sempre affascinato la cultura occidentale che ha connotato «le terre del sole» di elementi voluttuosi e cruenti. Gli scrittori e gli intellettuali, dal Settecento in poi, hanno vagheggiato l'Oriente come luogo mentale dell'intensità emotiva, della sensualità e della magia. ([[Cecilia Gatto Trocchi]])
*Mi sembra che più ci si sposta verso Oriente meno puntuali siano i treni. Come saranno in Cina? (''[[Dracula (romanzo)|Dracula]]'')
*Nelle opere degli scrittori orientali trovavo non soltanto insegnamenti, ma consolazione. Io non tentavo, come Clerval, di giungere ad una conoscenza critica di quegli idiomi, perché il mio scopo era trarne un sollievo momentaneo. Leggevo unicamente per apprenderne il significato ed ero ampiamente ripagato del mio impegno. La malinconia di quegli scritti mi dava una serenità e un'estasi mai provata per opere di paesi diversi. Quando mi apprestavo a leggere quelle opere, l'esistenza pareva consistere in una giornata di sole e un roseto, nei sorrisi o nell'ira di un avversario leali, nel fuoco che consumava il cuore. Che differenza dalla poesia virile ed eroica della Grecia e di Roma! ([[Victor Frankenstein]], ''[[Frankenstein o il moderno Prometeo]]'')
*Non sono un Orientale. I miei gesti rituali non vengono dai Maestri; somigliano piuttosto ad un'abitudine carceraria, continuata negli anni. In piedi, sempre, vicino ad una finestra con la tendina scostata... Ma di Oriente orientante mi resta la fiducia che nell'uscire in giusta misura da se stessi, e abitualmente, non c'è nulla di pericoloso, e che vedere, sentire e incontrare spiriti non è inquietante. ([[Guido Ceronetti]])
*Non sottovalutare mai la forza dei sentimenti su un orientale, ma non contarci neppure. ([[John le Carré]])