Popolo: differenze tra le versioni

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*E il popolo, che non sa contenersi giammai ne' debiti limiti, dalla servitù, che venia di soffrir sotto i grandi, appena restituito in libertà, trascorse immantinenti sotto un principe buono quasi in una certa licenza. ([[Rosario Gregorio]])
*È molto meglio per un popolo l'avere un ordinamento cattivo che non essere ordinato affatto. ([[Napoleone Bonaparte]])
*È questo il costume del popolo: oggi ti va contro, ma domani t'appoggerà. ([[Lucio Pomponio]])
*Gli amori della moltitudine sono brevi ed infausti; giudica, più che dall'intento, dalla fortuna; chiama virtù il delitto utile, e scelleraggine l'onestà che le pare dannosa; e per avere i suoi plausi conviene o atterrirla, o ingrassarla, e ingannarla sempre. ([[Ugo Foscolo]])
*Guai al popolo che per la [[speranza]] di una grandezza impossibile o per semplice disperazione giunge a considerare il suo «Capo» come un essere provvidenziale e sacro, dotato di un [[potere]] magico e di un'onnipotenza miracolosa. Di sacro non c'è altro che il [[diritto]] [[Natura|naturale]] della persona umana. ([[Karl Jaspers]])