Lucio Pomponio: differenze tra le versioni

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'''Lucio Pomponio''' (I sec. a.C.), commediografo romano.
 
==Citazioni==
*C'è chi si tiene così ben nascosto che gli sembra tempesta tutto ciò che succede sotto il sole.<ref>Citato in [[Lucio Anneo Seneca]], ''Epistulae morales ad Lucilium'', ep. 3, § 6. Traduzione di Caterina Barone, ''Lettere a Lucilio'', Garzanti, Milano, 1989.</ref>
:''Quidam adeo in latebras refugerunt ut putent in turbido esse quidquid in luce est.''
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*È questo il costume del [[popolo]]: oggi ti va contro, ma domani t'appoggerà.<ref name=giarratano>Citato in Cesare Giarratano, ''[https://www.treccani.it/enciclopedia/atellana_%28Enciclopedia-Italiana%29/ Atellana]'', in ''Enciclopedia Italiana'', 1930.</ref>
*Fare il fattore lontano dalla città e dove il padrone venga di rado, non è fare il fattore, ma il padrone.<ref name=giarratano/>
*Mi chiedi che cosa bisogna fare? la fune costa poco, fatti un cappio.<ref>Da ''Pannuceati'', fr. VIII; citato in Franco Elpidio Pezone, ''[http://www.iststudiatell.org/p_isa/collana_campana/atella_pezone.pdf Atella. Nuovi contributi alla conoscenza della città e delle sue "fabulae"]'', Istituto di Studi Atellani, 1979, p. 27.</ref>
:''Nunc rogas quid fiat? restis vilis est, velet gulam.''
*Non t'inquietare: è naturale che ogni [[Marito e moglie|marito]] desideri la morte della [[Marito e moglie|moglie]].<ref name=giarratano/>
*Non voglio giocare a [[Dado (gioco)|dadi]] per non impuzzolirmi le mani.<ref>Da ''Aleones'', fr. I; citato in Franco Elpidio Pezone, ''[http://wwwcit.iststudiatell.org/p_isa/collana_campana/atella_pezone.pdf Atella. Nuovi contributi alla conoscenza della città e delle sue "fabulae"]'', Istituto di Studi Atellani, 1979, p. 22.</ref>
:''Aleo non ludam sane, ne meae male olant manus.''