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Non so se sto scrivendo nel posto e nel modo giusto, spero che sia così.
Allora iniziamo. Sono nato a Torino nell'ormai lontano 1935, ma ormai da tanti anni, dal 1992, risiedo a Iseo.
Avevo conosciuto questo paese nell'ottobre del 1942 quando mio padre ci portò la famiglia per sfuggire ai bombardamenti di Milano.
Cominciamo a raccontare dal 1954: in quel magico mese di luglio feci l'esame di maturità. Poi avrei voluto fare lo scrittore e ne avevo la stoffa, come mi disse il presidente della commissione esaminatrice congedandomi. Invece ero l'erede di mio padre che aveva faticosamente
creato una sua azienda, che aveva una modesta unità produttiva, la fatidica "officina meccanica specializzata do Iseo".
Oggetto magico e maledetto che mio padre, dopo la guerra non riuscì mai a riportare a Milano. Così invece di iscrivermi alla scuola di giornalismo di Urbino, mi iscrissi al Politecnico di Milano alla facoltà di ingegneria.
Furono anni complicati ma alla fine nel 1960 mi ero laureato e incominciai subito a lavorare per la "Rizzi". Senza entrare nei dettagli, per arrivare alla laurea avevo dovuto annegare nel mare profondo "lo scrittore". E per compensazione mi ero inventato una mia "Rizzi" a cui avrei dedicato tutto me stesso e che sarebbe stata per me: madre, moglie, figlia e amante.
Così sono stato un bravo imprenditore, abbastanza di successo fino a 2005, quando fui operato per un tumore. Andò tutto bene, ma io
tornato al lavoro pensai bene, sbagliando, di cedere le redini e il bastone di comando a mio figlio, anche lui laureato in ingegneria.
Io iniziai finalmente la mia vita di scrittore. Ho avuto una seconda vita, ma mi è costata parecchio. Nel 2011 ho pubblicato a pagamento
il mio primo libro, poi ho continuato a scrivere e pubblicare, ma anche ancora ad andare in ufficio ad Adro dove negli anni settanta
avevo costruito il nuovo stabilimento e la palazzina degli uffici, trasferiti da Milano nel 1985. Purtroppo mio figlio come imprenditore
si è rivelato inadatto e anche i nostri rapporti si sono incrinati per usare un eufemismo. Però anche come scrittore le cose non sono andate
bene. Anche se ho pubblicato sette libri, che non sono disprezzabili, a detta di quei pochi che li hanno letti, come scrittore non mi conosce
nessuno. In compenso ho combattuto contro altri due tumori e ho subito altri due interventi chirurgici, sempre sopravvivendo al bisturi. Quindi adesso sono vecchio, ho compiuto 85 anni, ho perso la mia azienda e forse anche la mia vena di scrittore.
Sono un giovane artista ribelle, nel corpo di un vecchio e ho anche dovuto affiancare al mio nome il secondo nome Cataldo, santo conosciuto
forse solo in Puglia, terra d'origine di mio padre, per riuscire a scrivere questo pezzo su Wikiquote. Chissà se verrà memorizzato e se
domani lo ritroverò. Se sì mi riprometto di scrivere ancora qualcosa. E sarà qualcosa di meglio.
Franco Cataldo Rizzi
{{(Q)Fondamenti}}
{{ao}}''''''Testo in grassetto'''''''''Testo in grassetto'''''''''
Qui è descritto '''come si inizia una pagina di Wikiquote''', per gli argomenti correlati si veda il paragrafo "[[#Voci correlate|Voci correlate]]".
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